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Immagine del redattoreTom

WEB 3.0 e spazial web

Aggiornamento: 11 dic 2023

Il confine tra il mondo digitale e quello fisico sta svanendo rapidamente: nasce lo Spatial Web. Abbiamo già assistito a interventi in cui medici eseguono operazioni chirurgiche a distanza; a tecnici che compiono  manutenzioni programmate in remoto tramite la realtà aumentata, aiutandoli a diagnosticare e riparare macchine difettose; e a milioni di giocatori che in tutto il mondo usano i loro smartphone generando mondi virtuali del tutto simili alla vita reale.

Purtuttavia non esiste ancora un chiaro accordo sulla definizione di quel che sarà il web del futuro   In generale lo Spatial Web si riferisce a uno spazio 3D condiviso tra utenti e che abbina la realtà reale e virtuale e realtà aumentata.



Lo Spatial Web, noto anche come Web 3.0, è la prossima evoluzione della tecnologia IT

Mentre il Web 1.0 negli anni ’90 era una rete di distribuzione di contenuti in gran parte statica con poca interazione da parte dell’utente, il Web 2.0 ci ha portato applicazioni Web interattive, contenuti multimediali e, naturalmente, social media, democratizzando la creazione di contenuti, la partecipazione, la condivisione di informazioni e le aziende in tutto il mondo accedono a miliardi di potenziali clienti.

Nelle tecnologie che rivoluzioneranno nei prossimi anni il web come lo conosciamo i confini tra spazio digitale e spazio fisico scompariranno a un ritmo vertiginoso. L’attuale esplosione dell’IA (Intelligenza Artificiale) rivoluzionerà il modo in cui usiamo queste tecnologie. Blockchain e servizi abilitati per il cloud ci consentiranno di costruire complesse infrastrutture basate su mondi virtuali.


Con lo Spatial Web  passeremo da due a tre dimensioni

Mentre noi umani esistiamo in tre dimensioni, la nostra rete oggi è piatta. Il web che utilizziamo tuttora è una visione piatta a due dimensioni della realtà.  Il Web 2.0 è stato progettato per informazioni condivise, disponibili attraverso uno schermo piatto di dispositivi. Ma tecnologie come l’IA, i sensori intelligenti e le reti interconnesse stanno collegando il mondo fisico e quello online. Gli utenti hanno bisogno di una rete spaziale per mappare digitalmente e sperimentare un mondo tridimensionale.

 


 

Cosa permetterà di fare lo Spatial Web?

Negli ultimi abbi abbiamo assistito alla nascita di siti di social network, wiki e piattaforme di collaborazione online. I consumatori sono diventati creatori; agli utenti fisicamente isolati è stato consegnato uno strumento con cui interagire con il mondo; e gli imprenditori possono ora accedere a miliardi di potenziali clienti.

Con l’avvento dei dispositivi indossabili, degli occhiali intelligenti, delle interfacce AR/VR e dell’IoT, si potrà integrare perfettamente nel nostro ambiente fisico, sovrapponendo ogni conversazione, ogni strada, ogni oggetto, sala conferenze e aula con dati presentati in modo intuitivo e Interazione assistita dall’intelligenza artificiale.

Sebbene non vi sia un chiaro consenso sulla sua definizione, lo Spatial Web si riferisce a un ambiente informatico che esiste nello spazio tridimensionale, un gemellaggio di realtà reale e virtuale, abilitato tramite miliardi di dispositivi connessi, intelligenti, indossabili e accessibili tramite le interfacce di realtà virtuale e aumentata.

Insieme ad agenti di intelligenza artificiale, data mining, apprendimento automatico e ricerca in linguaggio naturale, lo Spatial Web comprenderà tutte le ultime tecnologie. Oltre alla realtà virtuale e immersiva anche dispositivi indossabili IoT come gli smart glasses, sensori ed elaborazione decentralizzata con blockchain. Questo calcolo decentralizzato fornirà maggiore sicurezza e autenticazione dei dati, aumentando la velocità con cui ci scambiamo dati e informazioni. Aggiungendo integrazioni avanzate, lo Spatial Web si fonderà  perfettamente con l’ambiente fisico. Sovrapponerà tutto, comprese conversazioni, strade, sale conferenze e aule con interazione basata sull’intelligenza artificiale e informazioni intuitive.

Nello Spatial Web, ogni elemento fisico di ogni edificio nel mondo reale sarà completamente digitalizzato. Ci saranno avatar virtuali per ogni essere umano e si potrà vagare in luoghi di lavoro o di incontro virtuali. Ciò significa che ogni informazione nel mondo diventerà immersiva.


Come funzionerà lo Spatial Web?

Attualmente, le persone utilizzano il cloud computing in cui i dati non vengono salvati né in un PC standalone tradizionale né nei server. Gli utenti interagiscono con il Web tramite Google Assistant, Alexa o Siri. Utilizzando le app AR/VR, le persone possono entrare in mondi virtuali e sperimentarli senza interruzioni. Ma lo Spatial Web avrà la capacità di farci numerosi passi avanti. Con l’utilizzo dell’IA, ogni ambiente diventerà più intelligente. Inoltre, ogni punto dati sugli utenti e le loro risorse, sia virtuali che fisiche, verrà archiviato in modo sicuro, migliorato e monetizzato. In sostanza, lo Spatial Web sarà una versione tridimensionale del mondo migliorata digitalmente. Ci saranno mondi virtuali completamente immaginari in cui le persone potranno supportare intere economie, eseguire simulazioni e persino migliorare i sistemi politici in tutto il mondo.

In questo modo, lo Spatial Web ci consentirà sia di costruire un gemello della nostra realtà fisica nel regno virtuale sia di portare il digitale nei nostri ambienti reali.

È la prossima era delle tecnologie simili al web. Tecnologie di calcolo spaziale, come la realtà aumentata e virtuale. Tecnologie di calcolo fisico, come IoT e sensori robotici. E l’informatica decentralizzata: sia blockchain, che consente una maggiore sicurezza e autenticazione dei dati, sia edge computing, che spinge la potenza di elaborazione dove è più necessaria, velocizzando tutto.


Lo Spatial Web rivoluzionerà il mondo del retail

Siamo già abituati a come la realtà virtuale sia utilizzata negli acquisti e nella vendita al dettaglio, offrendo ai consumatori un’esperienza “provare prima di acquistare” comodamente da casa.

Rivenditori come IKEA ad esempio mettono già a disposizione app in Realtà Aumentata  che consentono ai clienti di vedere come saranno i mobili e altri prodotti nei loro salotti, cucine e bagni. Altri, come Adidas, stanno sperimentando la tecnologia dei camerini virtuali per consentire ai clienti di “provare” virtualmente i vestiti prima di acquistarli online. Questa innovazione in particolare è stata importante per molti rivenditori durante la pandemia di COVID-19 come soluzione per i clienti che non possono visitare fisicamente un negozio e di conseguenza è cresciuta in popolarità.  Altrove, vengono sviluppate app in Realtà Aumentata da utilizzare in negozio per recuperare informazioni sui prodotti, mentre i sensori di geolocalizzazione inviano offerte e notifiche agli smartphone dei consumatori mentre i display degli scaffali intelligenti si aggiornano per guidarli verso l’acquisto su misura. La Realtà Aumentata viene utilizzato anche per aiutare i clienti a spostarsi tra negozi, centri commerciali, aeroporti e altri luoghi: il metaverso.


 

Una nuova rivoluzione, in tutti i sensi

lo Spatial Web trasformerà ogni aspetto della nostra vita quotidiana, dal modo in cui organizziamo e accediamo ai nostri dati, alle nostre interazioni sociali e aziendali, al modo in cui formiamo i dipendenti ed educare i nostri figli.

Stiamo per iniziare a trascorrere più tempo nel mondo virtuale che mai. Al di là dell’intrattenimento, i nostri mezzi di sussistenza, il lavoro e persino le decisioni personali stanno già diventando mediati da un web aumentato con l’IA e le interfacce emergenti.

l World Wide Web (WWW) ha fatto molta strada da quando è stato introdotto alla fine degli anni ’80. Si è evoluto e ampliato il suo orizzonte per coprire l’intero pianeta con tecnologie impensabili fino a pochi decenni fa. Con l’intelligenza artificiale, la realtà aumentata e la realtà virtuale che si muovono a un ritmo sempre più veloce, il WWW ha apportato un significativo cambio di prospettiva alla tecnologia. Mentre AI, AR e VR continuano a svilupparsi, si profila all’orizzonte una nuova rivoluzione.


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