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Immagine del redattoreTom

Intel 12° generazione vs Apple M1 vs AMD APU Rembrandt e DDR5



M1 PRO

M1 Pro è il primo "Pro chip" della famiglia Apple Silicon. Il chip è molto più grande del regolare M1 che abbiamo visto finora, e include una novità architetturale piuttosto interessante - la GPU è integrata nel chip, e condivide la memoria con il resto del sistema. La "RAM" (o meglio memoria unificata) può arrivare a 32 GB massimi, e la banda massima teorica è di ben 200 GBps, tre volte di quella di M1. In M1 Pro ci sono 33,7 miliardi di transistor, più o meno il doppio rispetto a M1; la CPU arriva fino a 10 core (otto ad alte prestazioni e due a basso consumo energetico) con prestazioni fino a +70% rispetto a M1 classico, mentre la GPU fino a 16 core (2.048 EU) e promette prestazioni doppie rispetto a M1. Sempre lato GPU, le prestazioni sono fino a sette volte superiori quelle di Intel Core i7-11800H octa-core, dice Apple.

M1 MAX

M1 Max è sostanzialmente una versione ancora più potente di M1 Pro. Per cominciare: raddoppia la memoria unificata (64 GB) e quindi la sua banda massima, ben 400 GBps. Il chip ha CPU fino a 10 core, mentre la GPU si spinge ad addirittura 32 GB. Apple dice che in generale M1 Max è quattro volte più potente di M1. La conta dei transistor raggiunge ben 57 miliardi: è quindi il chip più grande, oltre che più potente, mai creato dalla Mela e di gran lunga. M1 Max permette di connettere fino a quattro display allo stesso dispositivo. Apple ha dichiarato molti dati prestazionali comparativi per M1 Max. Citiamo:

  • CoreML: tre volte più veloce rispetto ai più potenti Mac con Intel Core i9.

  • Final Cut Pro: fino a 5 volte più veloce in alcune operazioni.

  • Transcodifica filmati ProRes in Compressor: fino a 10 volte più veloce.

  • Cinema 4D: oltre tre volte più veloce.

  • Prestazioni CPU fino a 2 volte migliori rispetto ai MacBook Pro di precedente generazione con CPU Intel Core i9.

  • Prestazioni CPU per watt: fino a 1,7 volte migliore rispetto a M1 (stesso dato per M1 Pro)

  • Prestazioni GPU fino a 4 volte superiori rispetto a M1

  • Prestazioni GPU "comparabili" a quelle di una NVIDIA RTX 3080 consumando fino a 100 W in meno.


I due chip condividono molte altre caratteristiche, come per esempio il Media Engine che in questa iterazione è più veloce ed efficiente, e include acceleratori specifici per la decodifica di formati ProRes. Questo significa che il chip è in grado di gestire più flussi video 8K e 4K consumando pochissima energia. M1 Max ha una velocità di codifica video doppia rispetto a M1 Pro, e ben 10 volte rispetto al precedente MacBook Pro da 16". Il SoC include anche un coprocessore AI Neural Engine a 16 core, un driver display dedicato che permette di connettere fino a quattro schermi allo stesso sistema e molteplici controller Thunderbolt 4. Non manca nemmeno il chip di sicurezza Secure Enclave di ultima generazione. In entrambi i casi il processo produttivo è a 5 nm.


macOS Monterey sarà l'elemento chiave lato software per sfruttare appieno la potenza di questi nuovi chip. Per il momento Apple non ha rilasciato molti dati solidi, ma ha anticipato che i Mac si risveglieranno dallo standby all'istante, e che l'intero sistema è incredibilmente veloce e reattivo. Sempre il termine "incredibilmente" è stato usato per descrivere l'autonomia delle nuove macchine. La nuova versione del sistema operativo sarà distribuita a partire dal 25 ottobre.


INTEL

Il lancio delle CPU Core 12a gen è fissato per fine mese, più precisamente per il 27 di ottobre, in occasione dell'evento Intel InnovatiON. Come discusso ormai in diverse occasioni, l'azienda di Santa Clara debutterà con l'offerta desktop - Alder Lake-S - che, oltre a introdurre un'inedita architettura CPU ibrida, porterà sul mercato un nuovo ecosistema hardware che prevede il supporto per memorie DDR5 e periferiche con interfaccia PCI-E 5.0 (ancora non pervenute).

A distanza di qualche mese - ipotizziamo al CES 2022 di gennaio - arriveranno i modelli mobile per notebook e dispositivi a basso consumo (mini-PC, AiO ecc), nel dettaglio parliamo di Alder Lake-P e Alder Lake-H. I primi avranno una configurazione sino a 10 core, con 2 P-Core (o core ad alte prestazioni - Golden Cove) e 8 E-Core (o core efficienti - Gracemont), i secondi arriveranno sino a 6 P-Core e 8 E-Core (14 core quindi); il tutto sarà condito appunto da supporto DDR5 e PCI-E 5.0 e da una componente grafica Intel Xe da 96EU ( le varianti desktop si fermano a 32EU).


Analizzando il documento troviamo molto spazio per quello che sarà un punto cruciale per Alder Lake-S, ossia l'ottimizzazione software per la nuova architettura CPU ibrida. Stando a quanto riportato, le due tipologie di core non saranno usate tutte per gli stessi task; Intel parla come in passato di "Good Scenario" e "Best Scenario", con quest'ultimo che ovviamente prevede il miglior supporto software possibile all'architettura Alder Lake, permettendo di "indirizzare" al meglio i vari core sulle applicazioni che potremmo definire di "destinazione". Andando nel dettaglio, lo scenario migliore suggerito da Intel è quello dove il software ottimizza al meglio il comportamento dei core efficienti; gli E-Core infatti dovrebbero occuparsi solo di particolari carichi di lavoro: compilazione shader, mixing audio, streaming, decompressione e altre applicazioni non critiche. Nel caso in cui il software non sarà ottimizzato, il sistema sarà comunque in grado di distribuire i vari carichi di lavoro, gestendo però il tutto con l'Intel Thread Director.





Altro argomento interessante riguarda le istruzioni AVX512, un cavallo di battaglia di Intel sulle ultime generazioni di CPU. La guida in oggetto afferma chiaramente che Alder Lake supporta le istruzioni AVX512, ma solo sui P-Core e solo quando gli E-Core sono disabilitati. Il possibile "errore" non è sfuggito al collega Ian Cutress di Anandtech che, dopo aver contattato Intel, afferma che le AVX512 non saranno supportate su Alder Lake e la guida sarà aggiornata a breve.

APU Rembrandt

Rembrandt è il nome in codice dell'APU di nuova generazione di AMD. Utilizza l'architettura core Zen3+ migliorata di AMD ed è dotato di GPU integrata RDNA 2. È prodotto utilizzando il nodo di processo a 6 nanometri di TSMC e per la prima volta può utilizzare le funzionalità di LPDDR5 e DDR5. Il TDP dell'APU di Rembrandt sarà compreso tra 15 e 65 watt, con un core/thread massimo di 8/16. Si prevede che sarà marchiato come la serie Ryzen 6000.


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