Basta sigle difficili da capire e ricordare. Come vi avevamo già spiegato, d’ora in avanti le tecnologie del protocollo Wi-Fi avranno nomenclature molto più facili da capire. Wi-Fi 4, Wi-Fi 5 e Wi-Fi 6 i nomi scelti dalla Wi-Fi Alliance per le tecnologie che vanno dalla 802.11n del 2009, fino alla più recente 802.11ax, appunto la Wi-Fi 6.
Visto che durante il 2019 è previsto il lancio di molti dispositivi che integrano la versione più recente dell’onnipresente protocollo wireless, ed anzi ce ne sono già in commercio, vogliamo cogliere l’occasione per fare il punto su cosa ha da offrire questa tecnologia.
WiFi da 6 GHz: la banda di frequenza più alta è già ai blocchi di partenza
17 anni fa il WiFi è stato esteso alla banda di frequenza 5 GHz. Da allora sono cambiate molte cose tecnicamente, ma non nell'area degli spettri GHz utilizzati. La storia potrebbe cambiare – «Wi-Fi 6E» dovrebbe utilizzare in futuro la banda di frequenza a 6 GHz.
Nell'ottobre 2018, la Commissione Federale per le Comunicazioni degli Stati Uniti ha proposto per la prima volta di estendere il WiFi allo spettro dei 6 GHz. Meno di un anno e mezzo dopo, le autorità statunitensi stanno spianando la strada. Un ulteriore spettro con 1200 MHz offrirà 7 o 14 nuovi canali non sovrapposti. Al momento non è chiaro quando e se «Wi-Fi 6E» – come verrà chiamato il nuovo standard – arriverà anche in Europa.
Cosa porterà Wi-Fi 6E?
Wi-Fi 6E funzionerà utilizzando il protocollo Wi-Fi 6 esistente (802.11ax). La nuova banda di frequenza si trova proprio accanto allo spettro dei 5 GHz, che è stato utilizzato a partire dal Wi-Fi 4 (802.11n). I 1200 MHz aggiuntivi sono destinati a trasmettere via radio tra 5,925 GHz e 7,125 GHz e offrono fino a sette canali aggiuntivi con una larghezza di 160 MHz. Con una larghezza di banda del canale di 80 MHz, saranno disponibili anche 14 canali aggiuntivi.
L'espansione della banda renderà possibile in futuro l'utilizzo di un numero maggiore di apparecchi in prossimità del WiFi. Ciò dovrebbe avvantaggiare anche tecnologie come la rete WiFi mesh, in quanto i pochi canali disponibili fino ad oggi fanno sì che la latenza venga accentuata quando diversi dispositivi WiFi si sovrappongono. In parole povere: Wi-Fi 6E ridurrà la congestione della rete.
Cosa significa questo per l'Europa?
È discutibile se l'intero spettro addizionale di 1200 MHz potrà essere presto utilizzato alle nostre latitudini. Le autorità europee approveranno probabilmente solo una parte della banda. Non è inoltre chiaro se l'hardware esistente dei router Wi-Fi 6 sarà in grado di utilizzare il nuovo spettro attraverso l'aggiornamento. Da un punto di vista puramente tecnico, l'hardware dovrebbe essere progettato per questo – il design dell'antenna per 5 GHz dovrebbe essere in grado di gestire anche i 6 GHz.
È già da diversi mesi che sono usciti i primi dispositivi Wi-Fi 6 ma solo in questi giorni, anche per via del lancio dei nuovi iPhone 11, iPhone 11 Pro e iPhone 11 Pro Max (dotati appunto di Wi-Fi 6, la Wi-Fi Alliance ha lanciato il suo programma di certificazione ufficiale dedicato appunto al nuovo protocollo. Proprio il lancio del programma di certificazione dovrebbe aprire ufficialmente le porte alla diffusione del nuovo standard e all’arrivo di sempre più dispositivi dotati della certificazione. Per ulteriori dettagli sulla tecnologia vi rimandiamo al nostro approfondimento che trovate nei seguenti paragrafi.
Wi-Fi 4, Wi-Fi 5 e Wi-Fi 6
Partiamo riprendendo quanto vi abbiamo riportato lo scorso ottobre, ossia un breve sunto su cosa indicano le varie generazioni:
Wi-Fi 4: 802.11n (2009) – fino a 300 Mb/s (2,4 GHz e 5 GHz)
Wi-Fi 5: 802.11ac (2013) – fino a 3,5 Gb/s (5 GHz)
Wi-Fi 6: 802.11ax (2018) – fino a 9,6 Gb/s (2,4 GHz e 5 GHz)
In effetti rispetto alla vecchia nomenclatura, così è molto più facile capire quale tecnologia sia migliore di un’altra. Un bel vantaggio, soprattutto per gli utenti meno esperti. Tra l’altro per rendere il tutto ancora più chiaro sono stati realizzati loghi ed icone per confezioni ed immagini promozionali dei prodotti.
In verità anche le precedenti generazioni hanno il loro nome e sì avete indovinato, sono Wi-Fi 1 (802.11a), Wi-Fi 2 (802.11b) e Wi-Fi 3 (802.11g). Stiamo comunque parlando di tecnologie ormai obsolete.
I vantaggi del Wi-Fi 6
Nuove tecnologie portano ovviamente nuovi vantaggi; il primo e più importante del Wi-Fi 6 è sicuramente il fattore velocità. Con questo protocollo wireless, ammesso che lo integrino entrambi i dispositivi che si comunicano (es. smartphone e router), è possibile raggiungere bande fino ai 9.600 Mb/s, ossia 1,2 GB al secondo.
Una cifra che ben si sposa con la fibra più potente e gli ambienti con tanti dispositivi connessi. A tal proposito l’altro plus del Wi-Fi 6 è che è pensato per gestire le reti affollate in maniera molto più efficiente rispetto alle capacità del Wi-Fi 5 (standard al momento più diffuso).
Il tutto grazie all’implementazione, direttamente nel protocollo, di tecnologie come MU-MIMO (multiple-input and multiple-output, gestione migliorata della banda per ogni singolo dispositivo) e OFDMA (Orthogonal Frequency-Division Multiple Access, che riduce la latenza). Semplificando, usare tanti dispositivi sulla stessa rete Wi-Fi 6, anche per attività impegnative come streaming in 4K, download e gaming in contemporanea, non crea, o almeno non dovrebbe, problemi.
A tutto questo ci dovete aggiungere il fatto che il Wi-Fi 6 è anche ottimizzato per ridurre i consumi, grazie ad una gestione migliorata degli eventi che vanno a “svegliare” i dispositivi connessi.
Quali dispositivi hanno il Wi-Fi 6?
Ad oggi, sono pochissimi i dispositivi in commercio con supporto a questo nuovo protocollo. Il più noto è forse lo smartphone Samsung Galaxy S10/S10+. A settembre 2019 si aggiungono anche i nuovi iPhone 11. Avere un telefono o un PC con Wi-Fi 6 però non è sufficiente. Per sfruttare a pieno il protocollo si deve anche avere un router compatibile.
In tal senso la scelta è ancora poca e si tratta comunque di prodotti molto costosi. Ma non temete, siamo ancora agli inizi ed è ovvio che con l’andare del tempo i prezzi caleranno ed arriveranno anche soluzioni di fascia inferiore. Chi non ha bisogno del top per le sue connessioni senza fili, può serenamente aspettare qualche mese.
Per tutti gli altri ecco una lista di cosa si trova con comparto rete capace di supportare il Wi-Fi 6.
Al contempo, i sistemi WiFi Mesh stanno guadagnando anch’essi una popolarità sempre più ampia sia in ambito domestico, per la smart home, sia business. Anch’essi si sono rivelati tra i protagonisti dell’ultima edizione del Ces di Las Vegas.
Il WiFi 6 e Mesh di Netgear
Da Netgear, in occasione del Ces 2020, provengono numerosi annunci riguardanti WiFi 6 e WiFi Mesh. Nighthawk M5 (MR5200), router mobile che integra la velocità del 5G e del nuovo standard WiFi 6, è stato premiato con un Ces 2020 Innovation Awards Honoree e lanciato anche per il mercato italiano (ma con disponibilità nel secondo semestre dell’anno).
Il Netgear Nighthawk M5 combina dunque entrambe le ultime tecnologie della connettività wireless ed è pensato soprattutto per chi viaggia per lavoro: l’intero team può connettersi al router mobile e svolgere le attività necessarie senza dover dipendere da WiFi pubblici o degli hotel, spesso poco protetti. Per chi lo usa a casa, Netgear indica Nighthawk M5 come possibile alternativa per coloro che desiderano non stipulare contratti di linea fissa e preferiscono navigare in 5G con tutti i dispositivi connessi; oppure, grazie alla porta Ethernet da 1 Gps, il router può essere collegato al modem principale e impostato come opzione di fail-over.
Da Netgear arriva anche la nuova linea di sistemi WiFi Nighthawk Mesh. Il router Nighthawk AX6 6-Stream AX5400 WiFi 6 è dotato di processore triple-core da 1,5 GHz con una CPU fully offloaded per aumentare le performance di rete. L’Extender Mesh AX1800 4-Stream WiFi 6 è progettato per estendere la rete WiFi Mesh in tutta la casa, potenziata dal nuovo standard wireless.
Anche TP-Link punta su WiFi 6 e tecnologia Mesh
Anche per TP-Link la presenza al Ces 2020 è stata all’insegna del WiFi 6, con due router tri-band, una scheda di rete PCI-Express, un nuovo range extender e tre modelli Deco che uniscono i vantaggi della tecnologia Mesh al nuovo standard per il networking wireless.
C’è un’intera nuova linea di prodotti TP-Link che integrano la tecnologia Wi-Fi 6: si tratta dei router AX90, GX90 e TX3000E e del range extender RE505X.
Archer AX90 è dotato di un processore quad-core a 1,5 GHz e offre un WiFi tri-band fino a 6600 Mbps; dispone inoltre di otto antenne ad alto guadagno con Beamforming e supporta la tecnologia WiFi 6 OFDMA, MU-MIMO e lo standard di sicurezza WPA 3.
Il nuovo range extender WiFi 6 si chiama invece RE505X: offre funzionalità wireless dual band AX1500 ed è dotato di modalità access point, per consentire l’accesso cablato a Internet anche nelle aree dell’abitazione lontane dal router, e di supporto OneMesh, per creare una rete WiFi con un unico SSID e senza interruzione di segnale in sinergia con un router provvisto della stessa tecnologia.
Per quanto riguarda la famiglia di prodotti Deco, questa si amplia con i nuovi modelli X90, X60 e X20. Deco X90 è il modello vincitore del Ces 2020 Innovation Award: è dotato di porta WAN 2,5 Gbps e del WiFi tri-band fino a 6600 Mbps, può collegare fino a 200 dispositivi e coprire una superficie fino a 560mq. Deco X60 è invece dotato di WiFi dual band fino a 3000 Mbps e può collegare fino a 150 dispositivi contemporaneamente. Deco X20, il modello entry level della gamma, offre comunque la possibilità di sfruttare tutti i vantaggi del WiFi 6, a un prezzo più contenuto.
D-Link si aggiorna alla connettività del futuro
Numerose le linee di prodotti portati da D-Link al Ces 2020, a coprire smart home, connettività WiFi 6 e 5G, tecnologia di networking Mesh e altro.
Tra i prodotti WiFi 6, troviamo diversi modelli di router ed extender, nonché il sistema Covr AX1800 Whole Home Wi-Fi 6 Mesh, soluzione Mesh dual-band indicata dal produttore come compatibile con Google Assistant, Alexa e IFTTT.
Linksys è pronta per 5G e nuovo WiFi
Al Ces 2020 Linksys ha svelato sia novità 5G, tra cui il Mobile Hotspot e il Velop 5G Mesh Gateway, sia soluzioni basate su WiFi 6. Tra queste, il router Dual-Band Mesh WiFi 6 MR9600 e il sistema Velop WiFi 6 AX4200.
Il router Dual-Band Mesh WiFi 6 MR9600 sarà disponibile in primavera, offre prestazioni 8-stream WiFi 6 con velocità fino a 6000 Mbps e incorpora la tecnologia Linksys Intelligent Mesh. Quest’ultima potenzia anche il sistema Velop WiFi 6, che offre anche funzionalità Bluetooth e di sicurezza.
Asus, non solo notebook
Ricca, come di consueto, e non solo di notebook e periferiche per il personal computing, il contributo offerto da Asus alle innovazioni presentate al Ces.
ZenWiFi Voice è un router Mesh AC1300 dual-band che integra Amazon Alexa e che si propone quale fulcro della smart home. Il prodotto supporta la tecnologia AiMesh di Asus, che consente di utilizzare il dispositivo come router autonomo o come parte di una rete Mesh più ampia insieme ad altri dispositivi compatibili.
ZenWiFi AX (XT8) comprende due router WiFi 6 in una configurazione Mesh pronta per l’implementazione, con velocità fino a 6.600 Mbps su una banda da 2,4 GHz e due bande da 5 GHz. I due nodi ZenWiFi utilizzano un backhaul WiFi 6 4x4 dedicato a velocità fino a 4.804 Mbps, mentre i client possono sfruttare velocità di trasferimento con prestazioni molto alte.
Il router RT-AX86U deriva dal popolare modello RT-AC86U ed è stato aggiornato per consentire agli utenti di sfruttare i vantaggi del nuovo standard WiFi.
Con Mitsubishi, WiFi 6 sale anche in macchina
Abbiamo visto come uno dei trend principali del Ces 2020 sia stato quello relativo alle auto connesse e alla guida autonoma.
In questo ambito, Mitsubishi Electric Corporation ha presentato a Las Vegas la sua piattaforma dimostrativa di infotainment a bordo del veicolo, potenziata dalla tecnologia Mobility as a Service e denominata FLEXConnect.MaaS.
Mitsubishi ha lavorato in collaborazione con Qualcomm Technologies per sviluppare FLEXConnect.MaaS, un sistema dimostrativo ad alte prestazioni e altamente integrato basato sulla Qualcomm Snapdragon Automotive Cockpit Platforms di terza generazione. Il sistema mostra una varietà di opzioni di infotainment personalizzabili, che le case automobilistiche possono utilizzare per differenziare i loro veicoli e offrire esperienze a bordo ricche e coinvolgenti.
In particolare, FLEXConnect.MaaS mette in mostra le possibilità di utilizzare esperienze di intelligenza artificiale altamente intuitive per l'assistenza virtuale all'interno del veicolo, interazioni naturali tra veicolo e conducente e tecnologie all'avanguardia per l'audio e video. Tra le altre cose, FLEXConnct.MaaS è anche espandibile per le ultime generazioni di connettività wireless, WiFi 6 e Bluetooth 5.0.