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Mini PC: i miglior mini PC del 2020 Windows, Linux e Android

I mini PC sono sul mercato ormai da molti anni, ma è soprattutto di recente che questi dispositivi stanno letteralmente esplodendo al grande pubblico e, di conseguenza, le varianti per specifiche tecniche, modelli e sistemi operativi si sono moltiplicate. Esistono infatti vari modelli con OS differenti, quindi mini PC Windows, mini PC Android e mini PC Linux. Così come, ovviamente, si possono scegliere dispositivi tra molte marche in vendita: dai mini PC Asus ai mini PC HP e non solo mini pc ma htpc assemblati su misura. 

In questo articolo andremo ad individuare i motivi di questo boom, cercando di guidarvi alla scoperta dei mini PC e parlandovi anche dei mini PC per tv. Se state raccogliendo informazioni e siete interessati all’acquisto di uno di questi PC, nelle prossime righe vedremo quale mini PC scegliere e quale mini PC comprare in base a quelle che sono le vostre esigenze specifiche e dell’utilizzo che intendete farne.


Mini PC: cosa sono

Prima di tutto è fondamentale una spiegazione per farvi capire al meglio cosa sono i mini PC. Detto in maniera molto semplice, il mini PC è un PC desktop in miniatura. Riassume e compatta in un dispositivo di piccole dimensioni (può stare nel palmo della mano) tutte le caratteristiche e le funzionalità di un normale computer. Non ha chiaramente un display o un monitor, che dovrà dunque essere esterno, ma per il resto (nella maggior parte dei casi) viene venduto già assemblato in tutti i suoi componenti hardware e quindi pronto all’uso.

A fare la fortuna di questi dispositivi non sono solo le dimensioni ridotte, che consentono di posizionarli comodamente utilizzando anche i mini PC per tv, e le tante funzionalità, ma anche il prezzo: più economici di portatili e desktop, sono una valida alternativa anche per chi ha un budget limitato e deve sostituire il suo computer o semplicemente vuole sfruttarne le potenzialità in vari ambiti. Un esempio? Molti utilizzano questi dispositivi anche come potenti media center, quindi per archiviare e riprodurre foto, video e musica. Ecco perché spesso vengono collegati (tramite HDMI) alle tv che diventano a tutti gli effetti smart tv con moltissime funzioni aggiuntive. A questo punto, però, va fatta un’ulteriore e necessaria distinzione. Spesso capita infatti che i mini PC vengano confusi con le TV Box o decoder IPTV, visto che anche forme e dimensioni sono simili. La differenza però è netta. A partire dal prezzo, visto che i mini PC sono più costosi, ma soprattutto per quanto riguarda l’utilizzo dei due differenti dispositivi: i primi ricalcano in tutto e per tutto le caratteristiche e gli utilizzi dei pc, i secondi sono più limitati alla riproduzione di contenuti multimediali. Fatta questa dovuta premessa, vi consigliamo di leggere la nostra guida completa sui migliori decoder IPTV e quindi procedere nella lettura dell’articolo andando a vedere quale mini PC scegliere.

I migliori mini PC per sistema operativo

Come detto nella nostra introduzione, ne esistono di ogni tipo con a bordo diversi sistemi operativi. Ognuno di essi ha ovviamente caratteristiche differenti dovute al differente OS installato, quindi starà a voi capire quale mini PC comprare in base alle vostre necessità. Andiamo a vederli più nel dettaglio.

Mini PC Windows

All’interno della categoria dei mini PC Windows esistono a loro volta molti modelli di marchi differenti, con prezzi che partono da poco più di 100 euro per arrivare a diverse centinaia di euro. Alla variazione di prezzo, inutile sottolinearlo, corrispondono differenze in termini di prestazioni, potenzialità e stabilità del dispositivo. I mini PC Windows sono tra i più venduti, in quanto il sistema operativo è già conosciuto al grande pubblico e permette con facilità tutte le operazioni classiche di un computer: dalla ricezione e lettura delle mail alla navigazione su internet passando per la riproduzione di contenuti multimediali o l’utilizzo della suite office. Non sono consigliati, soprattutto i modelli più economici, per chi invece intende andare oltre un lavoro d’ufficio basilare utilizzando programmi e giochi molto pesanti. Ecco una raccolta di computer che possono fare al caso vostro.


BESTSELLER NO. 1📷Mini PC Fanless Intel Atom CPU x5-Z8350 Quad Core 4GB DDR/64GB...【Intel Atom Processore 】 Intel Atom Processore x5-Z8350 Quad-Core aggiornato (2M Cache, fino a 1,92 GHZ). Incorporato 4 GB LPDDR3/ 64 GB eMMC. Supporta scheda SD da 128 GB per le Sue esigenze di archiviazione. Questo mini PC supporta l'accensione dopo un'interruzione di corrente, Wake On Lan e PXE Boot.【Funziona Meglio】Z83F mini computer preinstallato con sistema operativo Windows 10 Pro (64 bit), supporta Auto-on dopo un'interruzione di corrente. WiFi Dual Band 2.4G / 5G, 1000M LAN e BT 4.2, rendono che trasferisce e scarica più fluido ogni volta.【Intelligente & Potente】 Doppio schermo uscita HDMI / VGA (Intel HD Graphic) che migliora meglio l'efficienza dei Suoi lavori. Questo mini pc ha un'ampia applicazione che può essere collegata a lettore multimediale, monitor, proiettore e TV, ecc.139,90 EUR Acquista su AmazonBESTSELLER NO. 2📷Beelink BT3 Pro II Mini PC Intel Atom x5-Z8350 Processore DDR3 da...Intel quad-core 64-bit Processore supporto Sistema operativo Windows 10 Intel Atom x5-Z8350 (cache 2M, fino a 1,92 GHz).Ha un potente processore e un sistema operativo avanzato.Beelink BT3 PRO II Mini PC 4 GB di RAM + disco di sistema da 64 GB + 128 G Scheda SD Massima capacità di espansione per un'esperienza utente rapida e ad alta risposta e prestazioni high-end.Usa Wi-Fi dual-band (2.4G + 5.8G) e Gigabit Ethernet LAN per eseguire Internet, streaming e audio perfettamente senza jitter.Il segnale WLAN è molto stabile e scorrevole.139,00 EUR Acquista su AmazonBESTSELLER NO. 3📷ACEPC AK1 Mini PC,Windows 10(64 bit) Computer desktop Intel Celeron...【Processore】AK1 Mini PC, dotato del più recente processore Intel Apollo Lake J3455 (cache 2M, fino a 2,30 GHz), la velocità di esecuzione della CPU è del 50% più veloce di X5-Z8350. Preinstallato con Windows 10 (64-bit), l'hardware potente lo rende più veloce e stabile.【Connessione wireless】La più recente connessione wireless utilizza Wi-Fi 802.11ac dual-band a 2,4 GHz e 5 GHz per fornire fino a 450 Mbps nella banda a 2,4 GHz e 1300 Mbps nell'intervallo 5 GHz.【Spazio esteso】 Espande l'archiviazione in diversi modi: 1. Installa l'SSD mSATA nello slot mSATA nel mainframe (SSD mSATA fino a 128 GB). In questo modo, puoi scegliere di clonare la Win 10 preinstallata nell'SSD per maggiore velocità e spazio. La scatola di espansione può essere espansa installando fino a 2 TB di SSD da 2,5 pollici o HDD.179,90 EUR Acquista su Amazon

Mini Pc Windows Beelink BT3

Tra i Mini Pc Windows consigliati segnaliamo il Beeling BT3, un modello compatto con processore Intel Atom x5-Z8350 e Windows 10 64 bit a bordo. Un prodotto economico, ma che rispetto ai competitor stupisce per la cura dei dettagli anche nella costruzione, soprattutto per quanto riguarda la scheda, e la memoria a disposizione, tra l’altro comodamente espandibile con una scheda SD fino a 128 GB. Per capire se è la macchina di cui avete bisogno voi, vi consigliamo di leggere la nostra recensione completa sul Beeling BT3.

Mini PC Android

In alternativa si può puntare su un mini PC Android, chiamato anche set top box. A differenza del precedente, ovviamente, il dispositivo monta un sistema operativo Android. Nasce con l’obiettivo di estendere le funzionalità di tv e smart tv ed offre app dedicate al mondo Android e soprattutto sistemi di riproduzione di contenuti multimediali all’avanguardia. Indicato quindi per chi cerca un dispositivo votato all’entertainment più che al ramo produttività, un mini PC Android si può acquistare a partire da poche decine di euro fino ad arrivare a box da alcune centinaia di euro con potenzialità, dalla stabilità alla connettività, decisamente interessanti. Qui trovate alcuni dei migliori sul mercato.

BESTSELLER NO. 1📷Android TV Box, Android 9.0 TV BOX 4 GB RAM 32 GB ROM H6 Quad core...NEWID ANDROID 9.0 chipset OS e H6: T95 Max TV BOX viene fornito con l'ultimo sistema operativo Android 9.0 e chipset H6, che è più veloce e più efficiente.T95 Max Android box ha una migliore compatibilità di software, giochi e applicazioni, migliore interfaccia utente e user experience.4 GB RAM e 32 GB ROM: la scatola T95 Max di Android TV offre spazio in abbondanza RAM DDR3 da 4 GB La CPU ROM da 32 GB offre un avvio rapido per le tue app e i tuoi giochi. Puoi scaricare molte app come vuoi tramite questa casella di Android TV.SUPPORTS 6K e 3D: questa ultima versione di Android TV supporta la decodifica e riproduce quasi tutti i formati audio e video più diffusi; puoi goderti video HD in 6K, che è più chiaro di 4K. Puoi giocare a migliaia di giochi Android su un grande schermo da 6K e goderti un'esperienza di qualità superiore con meno buffering. Inoltre, questa scatola TV supporta il 3D, puoi goderti la festa visiva.39,99 EUR Acquista su AmazonBESTSELLER NO. 2📷Android 9.0 TV BOX, T95 MAX Smart BOX 2GB RAM 16GB ROM Allwinner H6...2 GB di RAM e 16 GB di ROM: supporta operazioni più veloci e più stabili. La memoria interna da 16 GB offre spazio e libertà per l'installazione di app senza preoccuparsi di esaurire lo spazio.Sistema operativo Android 9.0 più recente: migliora le prestazioni e l'usabilità, la compatibilità con le ultime applicazioni Android e le app senza intoppi, senza ritardi o blocchi.Potente chip: T95 MAX Android TV BOX alimentato da una nuovissima CPU quad-core Cortex-A53 Allwinner H6, GPU Mali-T720MP2, è migliore nell'elaborazione delle immagini. Offre agli utenti una migliore esperienza di velocità di esecuzione ultraveloce e capacità di elaborazione delle immagini professionale.29,99 EUR Acquista su AmazonOFFERTABESTSELLER NO. 3📷Beelink BT3 Pro II Mini PC Support Windows 10, Intel Atom x5-Z8350...SeeKool BT3 PRO II MINI PC adotta le ultime CPU Intel Atom x5-Z8350 (CPU fino a 1,92 GHz) e processore Intel HD Graphics 400, consentono di ottenere velocemente i tuoi spettacoli e filmati preferiti con una navigazione semplice e reattiva e applicazioni che lanciano rapidamente.Ha un potente processore e un sistema operativo avanzato.Pre-installato con Windows 10, godere delle funzioni avanzate del sistema operativo Windows direttamente. 4GB di RAM + 64GB + 128G Max Extended Capacity, raggiungendo un'esperienza utente veloce e altamente reattiva, offrendo prestazioni di fascia alta.i dà più spazio per scaricare le tue applicazioni, per navigare, giochi, guardare film più agevolmente...e tanto altro.Porta VGA, con schermo a doppio schermo rendono più facile il tuo lavoro. Questo sarebbe un grande aiuto per affrontare tutti i tipi di tabelle di dati ogni giorno, collegare due monitor tramite VGA, possiamo contemporaneamente osservare e manipolare i dati di due finestre.138,99 EUR Acquista su Amazon

Mini PC Linux

Per gli amanti del Pinguino, infine, esistono anche mini PC Linux, ovvero dispositivi con a bordo questo sistema operativo. Questi mini PC Linux non sono ovviamente tra i più venduti sul mercato, ma ne esistono diversi e sono comunque disponibili anche molti mini PC Windows che consentono successivamente di installare Linux che, come saprete, offre un alto livello di personalizzazione nell’esperienza di utilizzo. Anche qui vi presentiamo un’offerta di dispositivi acquistabili a prezzi vantaggiosi.

BESTSELLER NO. 1📷Intel Nuc Kit nuc8i3beh – Schede Madre (28 W, 32 GB, 38,4 GB/s,...Coprocessore grafico Iris Plus Graphics 655Tipologia di memoria computer SODIMMDimensioni RAM 32 GB311,89 EUR Acquista su AmazonBESTSELLER NO. 2📷ACEPC T11 Micro Mini PC Intel Atom x5-Z8350 senza ventola Windows 10...【Processore Intel Atom】 processore Intel Atom quad-core x5-Z8350. La sua frequenza base di funzionamento 1,44 GHz / s aumenta in modalità Burst a 1,92 GHz【Windows 10 OS】 preinstallato con sistema operativo Windows 10 Pro Edition (64 bit)【Espansione di memoria】 4 GB di RAM, 64 GB di memoria (GENAUER RAUM FÜR WINDOWS UPDATE), è possibile espandere la memoria anche con una scheda Micro SD fino a 128 GB, una chiavetta USB o un disco rigido USB o un SSD da 2,5".139,90 EUR Acquista su AmazonBESTSELLER NO. 3📷4K Fanless Mini PC,Mini Computer,Windows 10 Pro/Linux Ubuntu,Support...Compact, fully functional,all the power and functionality of a desktop computer in a compact, stylish chassis,powered by intel quad core i7 8550u processor, ideal for industrial and commercial applications,work with any brand monitors. suit for multiple application,touch devices,car repair shops, security, education, home as htpc, business, virtualization platform for proxmox/vmware/esxi server, fanancial and projectsBarebone, Single RAM without any system.you have to insert SSD/HDD and install system on your own; Single SSD/hdd, we could help to install system on SSD/HDD, however you have to insert RAM on your own.Fanless passive cooling design:silent solution that’s ultra energy-efficient.the advanced fanless passive cooling design maximizes heat dissipation, meaning all operations can be conducted in absolute silence. business friendly features: 0 noise,low consumption,very slim344,99 EURAcquista su Amazon

I migliori mini PC per marca

Definito il sistema operativo che più si addice alle vostre esigenze, è importante capire quale mini PC comprare anche in base alla marca ed al produttore. Tra i più venduti troviamo i mini PC Asus ed i mini PC HP di cui andiamo a parlare qui di seguito.

Chuwi HeroBox è stato lanciato alla fine dello scorso anno e - su alcuni mercati (non ancora quello italiano) - è già in vendita ad un prezzo che si aggira intorno ai 200 dollari. È un Mini PC che, grazie al buon corredo di interfacce e alla sua dotazione hardware, può essere utilizzato per varie applicazioni: PC All-in-One dietro un monitor o sotto una scrivania, server NAS in ufficio per archiviare i propri dati al sicuro, ma soprattutto HTPC (Home theater PC) per il salotto di casa.

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All'interno del compatto telaio in metallo (37.3 x 187.6 x 138.3 mm, 590 grammi) il nuovo Mini PC di Chuwi è dotato di un processore quad-core Intel Celeron N4100 (Gemini Lake) da 2.4GHz con TDP di 10W, 8GB di RAM LPDDR4 e storage SSD Intel da 180GB espandibile con HDD SATA. La sua componente grafica, quindi, è data dal sottosistema grafico integrato Intel UHD Graphics 600 di nona generazione che - stando alle informazioni tecniche - può decodificare video 4K VP9 a 10 bit senza alcun problema e gestire video 8K. Basterà collegare HeroBox al televisore di casa, attraverso la porta HDMI o VGA, e godersi i video in alta definizione o la galleria di foto dell'ultima vacanza comodamente seduti in salotto.

Chuwi HeroBox può essere utilizzato per guardare film, video e serie TV su piattaforme multimediali come Netflix, HULU, YouTube in modo fluido e senza interruzione, come dimostrano i risultati del software DXVAChecker.

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Il Mini PC supporta anche l'espansione dello storage con dischi SATA fino a 2TB, per poter ospitare grandi quantità di file multimediali (foto/video) in pochi e semplici passaggi. Basta svitare il pannello posteriore, rimuoverlo e inserire un drive da 2.5 pollici (SSD/HDD) nello slot dedicato, utilizzando i due supporti e le quattro viti fornite nella confezione per mantenere in posizione il disco. E poi richiudere il tutto.

Il corredo di interfacce è composto da una USB Type-C, due USB 3.0, due USB 2.0, uno slot per micro SD, HDMI, VGA per collegare altri dispositivi/periferiche, Gigabit Ethernet e WiFi 802.11ac. HeroBox gira su Windows 10, ma supporta anche distribuzioni Linux come Ubuntu per soddisfare le esigenze degli utenti sostenitori del "software libero".

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Chuwi HeroBox può quindi rappresentare una buona scelta per chi cerca un Mini PC fanless da salotto per attività multimediali: è abbastanza performante da poter gestire video in alta definizione, è silenzioso perché privo di ventola ed è anche uno dei modelli più economici. Trovate maggiori informazioni su HeroBox in questa pagina.


Mediacom MiniPC 100, sistema compatto per la multimedialità

Mediacom ha presentato il nuovo MiniPC 100, un dispositivo dedicato alla multimedialità casalinga e operazioni basilari come consultazione e-mail e navigazione. Un PC compatto con sistema Windows 10 Home in grado di soddisfare le esigenze di molti.

A muovere il tutto è un processore dual-core Intel Celeron N3350 con frequenza di 1,1 GHz e Turbo Boost di 2,4 GHz, coadiuvato da 4 GB di RAM e da un'archiviazione che prevede un'unità flash da 32 GB, espandibile tramite slot microSD fino a 128 GB e con uno slot in grado di ospitare SSD o hard disk in formato da 2,5 pollici.

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Lato connettività è dotato di Wi-Fi, Ethernet e Bluetooth 4.0. Buona la dotazione di porte, che prevede un ingresso Ethernet, uscita HDMI, uscita VGA, due porte USB 2.0, uscita cuffie con mini-jack, 2 USB 3.0 e una USB C che permettono dunque di collegare una vasta gamma di accessori per godere appieno di tutte le funzionalità.


Incluso nel prezzo ci sono 6 mesi gratuiti di Infinity, piattaforma Mediaset che conta su più di 6000 titoli tra film e serie TV.

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Il design compatto permette di occupare poco spazio, e il supporto VESA incluso nella confezione consente di poter collegare il mini PC dietro al monitor o alla TV, in modo da ridurre al minimo l'ingombro.

Il nuovo Mediacom MiniPC 100 sarà disponibile a partire dalla seconda metà di giugno a un prezzo di listino di 169,90 euro. Per la scheda tecnica completa e maggiori informazioni, vi rimandiamo alla pagina dedicata sul sito ufficiale.


Mini PC Asus

Dagli entry level ai prodotti veramente professionali, Asus offre una scelta molto ampia come d’altronde in tutti i campi in cui opera questo produttore. A meno di 200 euro sono apprezzatissimi modelli come l’ACEPC AK1, che con Windows 10, un processore Intel Celeron Apollo Lake J3455, 4 GB di RAM e memoria espandibile fino a 2 TB si difende molto bene nel confronto con portatili e PC desktop, oppure la VivoStick PC: compatta, economica ed efficiente. Salendo un po’ di prezzo, l’Asus Ebox E210 è tra i più venduti su Amazon e non solo, ma soprattutto in ambito entertainment. Si sale di livello e si passa a prodotti decisamente più professionali con l’Asus VivoMini UN65U o, addirittura, l’Asus VivoMini VC68. I prezzi, però, sono per forza di cose più alti viste le caratteristiche tecniche e le potenzialità che mettono a disposizione. Ecco una raccolta di prodotti Asus.

OFFERTABESTSELLER NO. 1📷Asus PN60-BR00I3L Mini PC, Processore Intel core I3 Scheda Grafica...Minipc potente in formato ultracompattoChassis ultracompattoPossibilità di personalizzare con aggiunta di ram, hdd o ssd446,38 EURAcquista su AmazonBESTSELLER NO. 2📷ACEPC T11 Micro Mini PC Intel Atom x5-Z8350 senza ventola Windows 10...【Processore Intel Atom】 processore Intel Atom quad-core x5-Z8350. La sua frequenza base di funzionamento 1,44 GHz / s aumenta in modalità Burst a 1,92 GHz【Windows 10 OS】 preinstallato con sistema operativo Windows 10 Pro Edition (64 bit)【Espansione di memoria】 4 GB di RAM, 64 GB di memoria (GENAUER RAUM FÜR WINDOWS UPDATE), è possibile espandere la memoria anche con una scheda Micro SD fino a 128 GB, una chiavetta USB o un disco rigido USB o un SSD da 2,5".139,90 EUR Acquista su AmazonBESTSELLER NO. 3📷Asus VivoMini un45h-vm305 m – PC da tavoloAsus vivomini un45h-vm305 m N3160/2 GB/500 GB – minipc283,75 EUR Acquista su Amazon

Mini PC HP

I mini PC HP si posizionano mediamente in una fascia leggermente più alta rispetto ai precedenti per hardware e prezzo. Molto apprezzati l’HP 260 G2 W4A53EA, con a bordo un processore Core I3 e 500GB di memoria, ed il potente HP Prodesk 4CZ90EA, che offre invece processore Intel Colre i5-8500T, 8GB di SDRAM e Windows 10 64bit. Mentre per chi cerca qualcosa di più particolare anche a livello estetico, l’HP Pavilion 300-030nl sicuramente si fa notare, oltre a presentarsi con un buon Core I3, 4GB di Ram e 1000GB di memoria. Anche qui vi presentiamo una selezione ed un riepilogo dei dispositivi migliori per questa marca.

BESTSELLER NO. 1📷HP 260 G2 Mini 2.1GHz 4405U Scrivania Nero Mini PCFrequenza del processore: 2.1 GHzFamiglia processore: Intel PentiumMemoria interna: 4 GB349,00 EUR Acquista su AmazonBESTSELLER NO. 2📷HP 260 G3 2.5GHz i5-7200U Mini PC Intel Core i5 di settima generazione...449,00 EUR Acquista su AmazonOFFERTABESTSELLER NO. 3📷Lenovo, Mini PC, Desktop Computer, ThinkCentre M93p USDT Tiny Intel...PC premium per ufficio, casa, scuola, Home Office e business, ad un prezzo conveniente!Processore di qualità superiore Intel Core i5-4570T fino a 4x 3,6GHz, affidabile e potente.Hard disk SSD 240GB, nuovo e veloce, con grande memoria da 8GB, W-Lan.276,99 EURAcquista su Amazon

I migliori mini PC per tv: tabella riepilogativa

Per concludere, se siete alla ricerca di un buon mini PC per tv ecco una tabella riepilogativa con i computer attualmente più venduti sul mercato a prezzi vantaggiosi.


Cosa ci riserva il futuro?

Intel NUC Panther Canyon: avrà CPU Tiger Lake a 10nm e grafica Intel Xe

Tre sono le proposte dell'azienda per la fascia media e medio-bassa.

Intel Panther Canyon identifica la nuova generazione di mini-PC Intel NUC e arriverà sul mercato insieme sua variante extreme Phantom Canyon, erede dell'attuale top di gamma Hades Canyon (Recensione). I nuovi NUC utilizzeranno i processori Intel Tiger Lake a 10nm e debutteranno nel secondo semestre dell'anno, questo è quanto pubblica in esclusiva il portale fanlesstech, confermando tra l'altro le specifiche tecniche circolate questa estate sul web.

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Intel Panther Canyon e Phantom Canyon saranno basati su processori della linea Tiger Lake U con TDP a 28W, si parte dai modelli Core i3 arrivando ai più potenti Core i5 e i7. Confermiamo che sul modello Phantom Canyon non è previsto, almeno per il momento, l'utilizzo di processori della serie Core H con TDP a 45W (ne avevamo già parlato QUI).

I NUC di 11a generazione supportano poi la grafica integrata Intel Xe, memorie SODIMM DDR4 3200, SSD PCI-E 4.0, Thunderbolt 3 e connettività Intel di ultima generazione. La variante Phantom Canyon sarà quella caratterizzata dal design più ottimizzato e l'unico a supportare una scheda grafica dedicata, display 8K e configurazioni a 4 monitor. Nessun dettaglio è emerso riguardo ai prezzi dei nuovi modelli.

📷 CARATTERISTICHE TECNICHE DI BASE INTEL NUC 11

Intel Panther Canyon e Phantom Canyon

CPU Intel Core i3, i5,i7 Tiger Lake-U (28W)Grafica Integrata Intel XeScheda grafica dedicata solo Phantom CanyonRAM Dual-Channel DDR4-3200 (max 64GB)HDMI 2.0b e DisplayPort 1.4Supporto Quad Display e 8K solo Phantom Canyon:M.2 22×80/110 + M.2 22×80PCIe x4 Gen3 NVMeIntel Optane Memory M10/H10 ReadyThunderbolt 3Intel 2.5G EthernetIntel Wireless-AX 201 (WiFi 6 e Bluetooth 5)Lancio secondo semestre 2020


AMD apre ai partner OEM, in arrivo i primi mini-PC con processori Ryzen


AMD vuole contrastare Intel anche nel mercato dei mini-PC, la conferma definitiva arriva da un comunicato ufficiale dell'azienda che, dopo le prime indiscrezioni trapelate lo scorso ottobre, annuncia definitivamente l'apertura dell'ecosistema Ryzen ai partner OEM produttori di mini-PC con formato Small Form-Factor.

Dopo il successo in ambito desktop, quindi, AMD ora punta al segmento dei mini-PC in stile Intel NUC. Stando a quanto riportato, l'azienda non ha intenzione di produrre mini-PC al pari del competitor, lasciando invece liberi i partner che potranno presentare soluzioni custom basate sui processori embedded Ryzen V1000 (febbraio 2018) o Ryzen R1000, almeno in questa fase iniziale.

📷ASRock Box-R1000V

I primi prodotti sono attesi per gennaio 2020, e aziende come ASRock Industrial, EEPD, OnLogic e Simply NUC saranno le prime a proporre mini-PC basati su piattaforma AMD Ryzen Embedded. Non parliamo di sistemi prettamente desktop ma più che altro di soluzioni indirizzate al settore industriale, a quello dei media e ovviamente delle aziende.

Tra i prodotti più interessanti segnaliamo l'ASRock Box-R1000V (foto sopra), molto simile a un NUC Intel ma equipaggiato con un processore Ryzen R1000; il mini-PC supporta 32GB di memoria DDR4 2400, SSD SATA 3 e può gestire 3 display grazie alla grafica integrata Radeon Vega 3.

📷ML100G-40

OnLogic invece è già pronta con due mini-PC fanless, ML100G-40 ed MC510-40: il primo è disponibile con chip AMD R1505G o V1605B e doppia scheda di rete, il secondo monta un AMD V1605B con grafica Radeon Vega 8. Al momeno non abbiamo dettagli sul prezzo dell'ASRock Box-R1000V, mentre le soluzioni OnLogic sono già prenotabili a un prezzo di 562$ e 690$, rispettivamente per ML 100G-40 ed MC510-40.

Quanto a processori, AMD per il momento non fa riferimento a soluzioni diverse da quelle Ryzen Embedded; non è da escludere però che nel corso del prossimo anno possano arrivare anche prodotti orientati al segmento consumer, magari equipaggiati con i Ryzen Mobile di seconda generazione annunciati a inizio anno.


ASRock, nei nuovi DeskMini c’è la scheda madre AM4 più piccola al mondo

ASRock ha presentato al CES di Las Vegas una nuova serie di computer DeskMini, la A300. Più che il computer in sé però a noi interessa quello che c’è all’interno: la scheda madre è infatti, almeno secondo l’azienda, la più piccola finora prodotta con socket AM4.

Si chiama A300-STX AM4, e sarà appunto integrata in tutti i nuovi DeskMini – disponibile dal mese prossimo a partire da 119 dollari.  È una scheda madre che aderisce allo standard micro-STX e misura 127 x 127 mm, ma per farla così piccola ASRock ha dovuto eliminare alcuni componenti, in primis lo slot PCI-Express.

La motherboard non supporta quindi l’installazione di schede video classiche, ma non è possibile inserire nemmeno quelle MXM: ciò significa che dovrete per forza usare una CPU AMD con grafica integrata, come il Ryzen 5 2400G o il Ryzen 3 2200G (il TDP massimo è di 65 W), oppure ripiegare sugli Athlon con GPU Vega.

Nonostante le dimensioni, la scheda offre comunque una buona dotazione di porte: per il video abbiamo HDMI con supporto al 4K a 60 Hz, DisplayPort e VGA, mentre una porta Ethernet e due USB (una 2.0 e una 3.1 Gen1) completano il pannello posteriore. Sulla scheda troviamo invece due slot M.2-2280, due SATA 6 Gb/s e un ulteriore M.2 per un modulo Wi-Fi + Bluetooth. Il pannello frontale offre due USB 3.1 Gen1, una tipo A e una tipo C, e il jack per le cuffie.

Gli slot per le RAM sono due, supportano moduli SO-DIMM DDR4 con frequenze fino a 2933 MHz in caso di processore Ryzen oppure fino a 2400 MHz se si installa una CPU Bristol Ridge serie A. La potenza necessaria è fornita da un alimentatore esterno da 120 W che si collega all’apposito connettore posto sul pannello posteriore.

Se siete interessati a questa scheda dovrete acquistare tutto il sistema DeskMini, ma la versione barebone ha un prezzo decisamente abbordabile. ASRock ha fatto sapere che venderà anche accessori come supporti VESA, dissipatori a basso profilo, kit Wi-Fi ac e cavi audio.


Il mini-PC ASRock Jupiter A320 è un mini-PC con supporto CPU Ryzen da 65 W.


ASRock dimostra il suo impegno per le APU AMD offrendo il mini-PC Jupiter A320, che in precedenza era un prodotto solo Intel ma ora è offerto anche con componenti AMD, supportando processori fino a 65W.

ASRock ha mostrato il suo nuovo impegno nei confronti della CPU AMD rilasciando il mini-PC Jupiter A320 e la scheda madre A320TM

ASRock Jupiter Mini-PC ha un design a fattore di forma ridotto e offre supporto per APU AMD fino a 65 watt. Insieme all'annuncio Jupiter Mini-PC, ASRock ha anche annunciato la scheda madre A320TM, che alimenta il mini-PC Jupiter A320.

Il mini-PC Jupiter A320 ha adottato il chipset A320 per supportare APU AM4 fino a 65 watt e memoria DDR4 a doppio canale. Con queste specifiche, Jupiter A320 offre una potenza di elaborazione impressionante.

Mini-PC Jupiter A320


Un'altra fantastica caratteristica di questo Mini-PC è il doppio slot di memoria M.2 e una porta SATA. Le porte IO di questo Mini-PC sono abbastanza espansive, offrendo un totale di otto porte USB, tra cui due porte di tipo C per il pannello frontale, nonché un modulo wireless M.2 per fornire una connettività wireless più completa. Insieme a queste fantastiche funzionalità, Jupiter A320 supporta DESH LAN e TPM opzionali per la sicurezza aziendale, il che rende il Mini-PC Jupiter A320 un PC perfetto per l'uso domestico o come soluzione desktop aziendale.

Scheda madre Mini-ITX A320TM

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La scheda madre A320TM è ciò che alimenta il mini-PC Jupiter A320, questa scheda madre offre supporto per CPU socket AM4 AMD (Picasso, Raven Ridge, Bristol Ridge, fino a 65 watt). Questa scheda madre è compatibile con Mini-ITX e alcuni chassis Thin Mini-ITX, il che renderebbe questa scheda madre la scelta giusta per la costruzione di un PC All-in-One o di un PC con fattore di forma ridotto.

Questa scheda madre ha due SO-DIMM DDR4, che supporta fino a 64 GB di capacità. Un'altra caratteristica che offre questa scheda madre è la doppia porta HDMI; entrambe queste porte forniscono supporto per output UHD 4K. Una porta HDMI si trova nella posizione standard, nella parte posteriore della scheda madre, mentre l'altra porta HDMI si trova sul bordo successivo della scheda madre. La funzione finale della scheda madre Mini-ITX A320TM ha un SSD Ultra M.2 (2260/2280), che supporta lo storage PCIe Gen3 x4 che offre fino a 32 GB / s in velocità di trasferimento.


BAREBONE VS HTPC

HTPC è l'abbreviazione di Home Theatre Personal Computer ovvero, tradotto liberamente, un PC da salotto. Su questa tipologia di apparecchi, di norma, non troveranno spazio i soliti applicativi da ufficio, i giochi e, più in generale, tutti i programmi imprescindibili per un personal computer da lavoro o da gamer. Piuttosto, il requisito necessario è la presenza di un unico software, detto Front-End in grado di accorpare e farci fruire comodamente di tutti i contenuti multimediali (musica, video, fotografie e TV) e di un apparato hardware/software che ci consenta di controllare il sistema principalmente o unicamente con un telecomando.

Altra fondamentale differenza è l’aspetto estetico, fondamentale per ottenere la massima integrazione con gli altri apparecchi multimediali che abitano il nostro living. Proprio per questo motivo, per un HTPC sono preferibili cabinet orizzontali e similari, per colore e forma, ai normali apparecchi free-standing (amplificatore, lettore BluRay, etc.).

Inoltre, specialmente oggigiorno, è buona norma non perdere di vista laspetto ambientale, adottando quindi tutti gli accorgimenti utili a far sì che il nostro HTPC consumi il minimo indispensabile (anche in considerazione del fatto che resterà acceso per molte ore). Un HTPC che si rispetti può arrivare a consumare meno della metà di un normale PC.

Ultima differenza, ma per questo non meno importante, è legata al rumore prodotto: se in un ufficio è una componente accessoria, in un sistema Media Center è un elemento fondamentale. Anche in questo ambito è molo importante la scelta della componentistica e la personalizzazione dei dettagli a tal punto che non è impossibile costruire un apparato totalmente silenzioso.

Viste, a grandi linee, le caratteristiche di massima (le affronteremo nel dettaglio negli articoli a seguire), passiamo allutilità di un siffatto sistema. Bene, con il nostro PC da salotto saremo in grado di godere di fotografie, presentate con effetti di transizione dinamica, ascoltare musica, sia su supporto ottico (CD) che magnetico (Hard Disk), riprodurre i nostri video, i DVD e i BluRay con una qualità assoluta, sintonizzare emittenti TV trasmesse con tecnologia digitale terrestre o satellitare, anche in alta definizione (potendo mettere in pausa qualsiasi trasmissione in diretta), registrando i nostri programmi preferiti e creando una vera e propria cineteca personale. Il tutto, ovviamente, comodamente seduti nel nostro salotto, grazie alla magia di un normale telecomando.

Se quelli elencati sopra rappresentano gli elementi distintivi di un qualunque PC Media Center, sono pressoché infinite le funzioni accessorie attivabili e personalizzabili: sveglia, meteo, navigazione web, streaming di video online, videochat, e chi più ne ha più ne metta.

Costruire un HTPC silenzioso

Si era già accennato ad un aspetto che rende differente un HTPC e un normale PC: il rumore prodotto. Se in un ambite di lavoro difficilmente percepiremo o saremo infastiditi dal ronzio delle ventole di raffreddamento del Personal Computer su cui lavoriamo, nel salotto di casa la situazione non sarebbe affatto la stessa. Puntiamo quindi a costruire un HTPC silenzioso.

Il rumore è prodotto prevalentemente dalla circolazione forzata dell’aria all’interno del cabinet del PC, necessaria per il raffreddamento delle componenti interne e cioè, in ordine (decrescente) di calore prodotto: processore, alimentatore, hard-disk, scheda madre, periferiche e RAM. Di norma, nei comuni personal computer, sono presenti due o tre ventole, spesso di qualità mediocre, che espellono aria calda, immettono aria fredda o soffiano direttamente su un elemento specifico da raffreddare. Quest’ultima tipologia di ventola è sempre presente nei normali PC e serve a raffreddare il dissipatore posto a contatto del processore. In altre parole, la CPU che tende a scaldarsi notevolmente quando viene sottoposta ad intensa attività di elaborazione, disperde il calore per il contatto con una serpentina dissipante che, a sua volta, è raffreddata da un flusso d’aria mirato.

L’espulsione dell’aria calda dal case, nei casi in cui non è favorita da un’apposita ventola, è un onere interamente a carico della ventola pre-inserita nell’alimentatore, che concorre anche a raffreddare le componenti elettriche interne dell’alimentatore stesso.

Cerchiamo ora di capire qual è il concetto che sta alla base di un efficacie sistema di raffreddamento, così da poter avere tutti gli elementi per raggiungere un livello accettabile di rumore o, meglio ancora, di silenzio. Chiunque abbia mai utilizzato un normale ventilatore, sa benissimo che è tanto maggiore la quantità d’aria prodotta, quanto più ampio è il diametro delle pale o quanto più è alta la velocità di rotazione delle stesse, ma sa altrettanto bene che aumentare la spinta dell’aria non è sufficiente ad ottenere un abbassamento della temperatura. Si ottiene un reale raffreddamento quando il ventilatore è funzionale a favorire il flusso/deflusso di aria da un ambiente fresco ad un ambiente più caldo. Ecco spiegato il mistero: nel nostro PC da salotto, sarà sufficiente creare o favorire un flusso d’aria fresca che investa direttamente tutti i componenti interni del nostro HTPC, mantenga costante la temperatura media del sistema e defluisca all’esterno una volta scaldatosi e, quindi, esaurito il suo compito. Tale flusso sarà tanto più abbondante quanto più sarà abbondante il calore prodotto dall’hardware installato. Quindi, in base alla tipologia ed alla dimensione del case prescelto, dovrà essere più o meno favorito o indotto da ventole aggiuntive.

In commercio esistono prodotti totalmente fanless, ovvero privi di ventole: processori raffreddati passivamente, alimentatori privi di ventole, supporti per unità ottiche o magnetiche (hard-disk) in grado di dissipare il calore per contatto con il case che, ovviamente, dovrà essere opportunamente predisposto o per lo meno realizzato con materiale di tipologia e spessore sufficiente a consentire la dissipazione. Allo stesso modo esistono svariate periferiche a raffreddamento passivo, motivo per cui non è impossibile progettare un sistema totalmente silenzioso (in vero si percepirà il rumore prodotto dalla rotazione degli hard-disk). Per contro esistono anche ventole silenziose a tal punto da non essere udibili già a qualche decina di centimetri dall’HTPC.

In definitiva, il silenzio è doro, ma può essere tanto complicato quanto costoso raggiungerlo a livello assoluto, che un buon compromesso è forse la scelta più saggia.



A parità di standard dimensionali (form-factors), l’HTPC che andremo a costruire potrà avere un impatto estetico assai differente in funzione del case che andremo a scegliere per alloggiarvi il nostro hardware. Per cui qualcuno potrà essere allettato dall’idea di costruire un HTPC di dimensioni generose, mentre altri ricercheranno l’essenzialità e la compattezza, pur avendo scelto la medesima tipologia di form-factor. Chiaramente i due orientamenti non saranno in tutto e per tutto equivalenti: chi sceglierà di adottare un cabinet ampio avrà sicuramente più facilità ad alloggiare un maggior numero di periferiche e potrà beneficiare di un più ampio ricircolo d’aria all’interno del contenitore.

Optando per dimensioni più contenute, quindi adottando un case sottile (slim) o compatto, avremo naturalmente a disposizione un numero minore di spazi dove alloggiare, per esempio, hard-disk, schede PCI (come sintonizzatori TV) e, più in generale, un numero inferiore di accessori. Altro elemento da non tralasciare, se la nostra scelta ricadesse su un contenitore di dimensioni compatte, sarà l’adozione di hardware che lavori a temperature contenute, per prevenire il surriscaldamento dei componenti hardware.

Tuttavia, per quanto diverse, nessuna delle ipotesi descritte è migliore in assoluto. La scelta deve comunque essere molto ben ponderata e non potrà prescindere, in primis, dal nostro gusto personale, ma anche dalla posizione in cui alloggeremo il nostro Media Center PC e, ultimo ma non ultimo, dalla nostra inclinazione a farcirlo di nuovi componenti in fase successiva al primo assemblaggio.

Come si diceva in precedenza, l’attuale trend dimostra un buon livello di interesse verso sistemi basati su hardware mini ITX, quindi estremamente snelli e compatti. Alloggiando l’hardware in un case con tale fattore di forma, di norma avremo a disposizione solo uno spazio per inserire un hard-disk, spesso da 2,5 (ovvero della tipologia adottata per i notebook), quindi meno capiente e più costoso rispetto ad un normale supporto magnetico da 3,5 e raramente si avrà la predisposizione per una scheda PCI full profile (cioè di dimensioni standard). Tenuto conto che file musicali, fotografie e file video (oltre ad eventuali registrazioni effettuate dal Media Center) occuperanno molto spazio fisico, saremo costretti a delegare l’archiviazione a soluzioni di storage esterne, come NAS o hard-disk USB, così come dovremo adottare sintonizzatori TV esterni ed altri accessori che non troveranno spazio all’interno del case.

In conclusione, come è meglio muoverci se stiamo progettando il nostro primo PC da salotto? Orientiamoci su un case compatto, ma non troppo, in grado di ospitare motherboard micro ATX (quindi, eventualmente, anche mini ITX), che abbia altezza sufficiente a consentirci di inserire nativamente schede PCI full profile (quindi circa 13 cm), meglio se dotato di predisposizione per un lettore ottico (ODD) standard da 5,25 (costa meno della versione slim, ultra-slim e slot-in) e che abbia spazio interno per almeno due hard-disk da 3,5. Completa il profilo del candidato la presenza di un telecomando che determina l’esistenza di un ricevitore ad infrarossi già pre-inserito nel frontale del case, spesso inglobato in un display LCD o VFD. La dotazione di un alimentatore standard non è un elemento fondamentale poichè spesso si tratta di hardware di livello mediocre, rumoroso e non efficiente, se paragonato ad una PSU acquistata separatamente.

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Solo HTPC o meglio un server per lo storage?

Negli articoli precedenti abbiamo illustrato le caratteristiche tipiche di un HTPC che, a grandi linee possono essere sintetizzate come segue: un HTPC Media Center è un PC da salotto che, tramite telecomando ed apposito front-end, ci consentirà di fruire comodamente dei contenuti multimediali in esso memorizzati e che ci consentirà di sintonizzare e registrare le emittenti televisive digitali terrestri e satellitari. Ne consegue che avrà la caratteristica di racchiudere in sè tutte le periferiche utili allo scop0: hard disk, sintonizzatori TV, lettore BluRay o DVD, etc. Ma se poi gli stessi contenuti li vogliamo visualizzare anche su una TV secondaria? Se, mentre facciamo colazione in cucina avessimo il desiderio di vedere il programma registrato la sera prima o se la sera prima avessimo voluto veder finire lepisodio della nostra serie preferita comodamente spaparanzati a letto? Bene, inutile girarci intorno: un HTPC così come lo abbiamo illustrato in queste pagine non ci aiuta nello scopo.

Dobbiamo progettare un HTPC di tipo client-server, ovvero prevedere due o più apparati distinti, collegati tra loro a mezzo di LAN cablata (o via Powerline) o LAN via wireless (questultima se proprio non abbiamo alternativa, dato che potrebbe non avere banda sufficiente per contenuti ad alta definizione) in grado quindi di dialogare tra loro. Nel server troveranno spazio gli hard-disk, i sintonizzatori TV e, più in generale, verranno sistemati tutti i componenti utili alla ricezione, memorizzazione e diffusione dei contenuti, mentre in ogni client avremo solo lo stretto necessario per riprodurre quanto contenuto nel server.

Tuttavia, creare due apparati del tipo descritto non sarà sufficiente: infatti, se non avremo difficoltà ad accedere ai file memorizzati sul server (come accade normalmente in un ufficio), per beneficiare della visione della TV, avremo bisogno di un software dotato di tale funzionalità. In altre parole, la possibilità di estendere localmente i contenuti del nostro HTPC prevede la progettazione specifica di due o più apparati distinti, con caratteristiche convergenti e complementari e ladozione di un front-end capace di venire incontro alle nostre esigenze.

Come conseguenza, la scelta dellhardware dovrà essere ponderata attentamente, affinché ciò che acquisteremo risulti compatibile in primis con il front-end e, più in generale, sia adatta allo scopo. Ciò premesso, è facile intuire che server e client saranno sistemi radicalmente differenti tra loro: banalmente, il server difficilmente sarà impostato su soluzioni mini-ITX mentre è più facile, se non scontato, che lo sia il client. Questultimo avrà una dotazione hardware simile ad un PC (con le differenze già più volte citate), il server dovrà invece offrire spazio a tutte le periferiche necessarie al buon funzionamento del sistema.



Scegliere il Form Factor più adatto

Il formato e le dimensioni di un HTPC sono i primi aspetti da considerare: facciamo quindi un piccolo passo in avanti verso la realizzazione pratica del nostro progetto e affianchiamo alla teoria sinora trattata qualche primo concetto importante.

Prima di tutto dobbiamo avere ben chiaro dove alloggeremo il nostro Media Center: sarà opportuno verificare se esistano a fianco, sopra o sotto lo spazio identificato, altri apparecchi che dovranno convivere nel nostro salotto; in caso affermativo, è buona norma individuare un contenitore di forma e colore similare, diversamente avremo pressoché carta bianca. Questo primo elemento non è puramente estetico perchè, nella pratica, si tramuta nel primo imprescindibile elemento di standardizzazione del sistema, ovvero la scelta del fattore di forma (form-factor) del nostro HTPC.

Infatti, gli standard internazionali fissano svariati formati dimensionali che i produttori di hardware sono tenuti a rispettare; in questarticolo faremo principalmente riferimento ai form-factors relativi alle schede madri (motherboard), ovvero linsieme degli elementi che costituiscono il circuito stampato principale di ogni PC, su cui alloggeranno o si connetteranno tutti gli altri elementi del sistema. Chiaramente, la dimensione della scheda madre sarà unelemento importante per la scelta del contenitore in cui la andremo ad alloggiare.

In ambito HTPC, ma anche per i normali Personal Computers, i form-factors utilizzati sono principalmente tre: il formato ATX (cm 30 x 24), micro ATX (cm 24 x 24) e mini ITX (cm 17 x 17) .

Il primo form-factor (ATX) è forse il più vincolante, perché ci obbligherà ad adottare un cabinet di dimensioni generose ma, per contro, ci darà il più alto grado di espandibilità.Il secondo (micro ATX), forse il più indicato per creare un sistema Media Center, potrà essere alloggiato solo in case di standard equivalente e ci fornirà una buon grado di espandibilità.Il terzo standard (mini ITX), spesso associato al desiderio di creare sistemi estremamente compatti, potrà essere inserito in case di qualunque form-factor, ma, per contro, avrà un livello di espandibilità meno marcato.

Se fino a qualche anno fa il formato più piccolo (mini ITX) era considerato fondamentalmente di nicchia, ora, grazie anche alla continua attività di miniaturizzazione delle componenti, che consente di poter avere prestazioni similari ad un sistema basato su un fattore di forma più grande, è tornato prepotentemente in auge. Al successo del mini ITX concorre anche la scelta, attuata da molti produttori, di sviluppare motherboard con processore (CPU) di ultima generazione presaldato e chip grafici integrati di ottimo livello.



Avere le idee chiare è una buona partenza

Prima di affannarci nella ricerca di questo o quel componente, è fondamentale avere ben chiaro cosa andremo a realizzare. Immaginiamo per esempio di dover progettare unauto in grado di ospitare cinque passeggeri: avremo necessariamente bisogno di sedili capienti e di spazio sufficiente ad accogliere altrettanti ospiti; sarà inoltre opportuno progettare un telaio che supporti ladozione delle cinque porte. Il numero di passeggeri influirà, per esempio, anche sulla quantità di cinture di sicurezza disponibili e non potremo tralasciare il fatto che almeno cinque valige dovranno trovare alloggiamento nel bagagliaio.

Allo stesso modo, il progetto di un HTPC non può prescindere da alcune caratteristiche strettamente connesse alla fruizione del Media Center stesso. Sarà quindi necessario valutare con attenzione: la dimensione, lestetica, la dotazione di accessori e la futura espandibilità degli stessi, luso che faremo e il luogo dove alloggeremo lHTPC.

Banalmente, se il nostro PC da salotto verrà sistemato accanto allamplificatore, dovrà avere aspetto, forma e colore similare; se dovrà alloggiare molte schede di espansione, devessere dotato di predisposizioni adeguate; se vorremo trasferire le fotografie o i video appena realizzati con la nostra videocamera, dovrà trovare spazio un lettore di moduli di memoria sul frontale del Media Center e così via.

In altre parole è fondamentale progettare attentamente il sistema che andremo a realizzare perché, nel concreto, ci troveremo di fronte a contenitori (case o cabinet) in grado di ospitare solo un determinato hardware il quale, a sua volta, ci limiterà nella scelta di processori o memorie e potrà consentire lintegrazione di un numero o una tipologia limitata di periferiche che, come ulteriore conseguenza, offriranno solo alcune funzionalità o prestazioni.

Insomma: ogni singolo elemento influenza le restanti scelte, per cui solo con un buon progetto eviteremo di incorrere in errori grossolani e delusioni feroci. Perciò che aspettiamo? Carta, penna e idee a raffica.. Tra breve le tramuteremo in scelte concrete!



Avere a disposizione un HTPC economico ma efficiente è una combinazione piuttosto complicata, ma possibile. Ecco dunque a voi una lista di tutti i prodotti presentati come Media Center e Home Theater con il quale possiamo passare ore ed ore di filmati e navigazione, passiamo dunque alla lista per HTPC economici: prezzo e consumo migliori.

HTPC economici: tutti i consigli

📷Prendete nota: consigliamo sempre vivamente i media center che potete assemblare con dei Mini PC o vari tipi di Case ITX. Questo perché il concetto “Home Theater PC” s’è un po’ sfasato nel tempo, e non è più tanto supportato da tante case. Per certi, ora il prodotto s’è trasformato in qualcosa definito più come Steambox, nel mentre tante altre persone hanno deciso di sfruttare semplicemente i loro portatili o anche le stesse console (Xbox One / PS4) come Media Center. Il termine viene da un periodo nel quale connettere un qualsiasi prodotto capace di leggere video ed audio ad alta definizione era difficile e complicato, e spesso risultava nell’acquisto d’un prodotto costoso – appunto un Media Center – per trovare una soluzione.

Cosa è consigliato fare, dunque? Dalla nostra, consigliamo l’acquisto d’un qualsiasi Mini PC (o anche un Media Center munito di Android) ed installare Kodi. Questo programma di facile installazione permette d’inizializzare un Home Theater senza problemi e con costi molto contenuti, mettendo da parte il fatto che Kodi è per definizione completamente gratuito. Un MiniPC vi costerà anche sotto i 200 euro se cercate un Chromebox o un prodotto munito di Android.

Detto ciò, se proprio avete intenzione di continuare a cercare dei Media Center dedicati, ecco tutto quelli che possiamo consigliarvi:

HTPC economici: prezzo e consumo migliori, quali sono

📷I prezzi qui riportati sono di vari punti vendita, ma in prevalenza Amazon (anche store Americano). Altri negozi possono avere un prezzo differente.

I Prodotti XPC di Shuttle (http://global.shuttle.com/main/productsList?categoryId=69). Ecco una marca con il quale iniziare. Quest’azienda produce dei Mini PC pre-assemblati fatti apposta per funzionare da HTPC. Molti di loro sono Fanless, ovvero non hanno delle ventole che producono alcun rumore. E’ possibile trovare anche prodotti Rugged (resistenti un po’ a tutti gli urti) e che possono trasmettere il segnale a più schermi in 4K. Il prezzo varia di modello in modello, ma aspettatevi di pagare 300 euro per il prodotto più di base disponibile nel catalogo.

Origen AE (http://www.origenae.co.kr/en/htpc_x15e.htm). Ecco qualcosa che urla “Sono un Media Center!” quando lo vedete. L’Origin AE è un prodotto un po’ vecchio, ma stabile. Alcuni modelli sono previsti di Touchscreen oltre all’obbligatorio lettore DVD. Offrono anche una buona gamma d’entrate, come USB o schede SD. Per chi è capace, può anche arrivare a modificarne uno per potenziarne le caratteristiche e farlo diventare un po’ più attuale. Questo prodotto, a seconda delle condizioni nel quale lo troviamo, può costare circa 275-400 euro.

Jepssen (http://www.jepssen.com/digitalbox_4k.html). Ecco una marca più attuale, ancora impegnata a creare Media Center e HTPC d’ottima qualità. Il Digital Box / MediaBox che offrono infatti può riprodurre video in 4K e funzionare in tanti modi. Sono principalmente muniti di Android, solo il modello DigitalBox 4K è munito di Windows 10. Molto completo e potente, forse l’unico problema è comprarne uno: la casa ha un sistema d’ordine piuttosto macchinoso e non fornisce prezzi diretti, fate caso che per un Digital Box HD il costo parte da 350 euro.  Come tale, un DigitalBox 4K può costare anche molto di più di tale cifra. Ma rimane nonostante ciò una delle marche più valide per cercare un prodotto aggiornato che faccia da HTPC.

Una menzione speciale va fatta alla serie Fujitsu Siemens 570, il quale offre una buona soluzione da HTPC in un piccolo chassis che ricorda molto un semplice lettore DVD. Ha in realtà installato Windows XP Media Center Edition e può perfettamente funzionare anche al giorno d’oggi, modificandolo come sempre a dovere. Il suo costo può arrivare sui 200-300 euro.



Volete portare il cinema a casa vostra? Invece di optare direttamente per un HTPC, magari è meglio scegliere un Mini PC.

Perché un Mini PC? Ovviamente, quando dobbiamo comprare un prodotto specializzato “Home Theater PC (HTPC)” i costi possono essere più alti, proprio perché il prodotto è fatto apposta per questo scopo. Comprando invece un Mini PC non solo avremo la possibilità di personalizzare tutto al midollo, ma anche di avere a portata di mano qualcosa che possiamo ritrasformare facilmente in un PC casalingo.

Ovviamente non tutto è rose e fiori: a meno che non vogliamo avere a che fare con un normalissimo Windows, dobbiamo personalizzare la macchina. Questo può essere facile o difficile a seconda della vostra esperienza nel campo.

Volete un consiglio? Procuratevi Kodi (https://kodi.tv/download). Questo programma è fra i più popolari per un sacco di sistemi operativi. E’ pronto per Windows o anche per Linux, se volete passare interamente ad un altro sistema operativo.

Alternativamente, potete provare GeeXboX (http://www.geexbox.org/download/).

Infine: non è il caso di tutti, ma se volete leggere un DVD attraverso un Mini PC, ricordatevi che non tutti hanno un lettore DVD (o Bluray) integrato. Per questo motivo è di buona pratica comprarne uno USB. Potete creativamente integrarlo con un po’ di colla e pazienza oppure appoggiarlo semplicemente dove vi pare. Il tutto sta al vostro senso della comodità.

Ora vediamo quali sono i migliori che possiamo procurarci e trasformare in HTPC!

Nota: i prezzi sono stati presi da Amazon.IT. Altri negozi o punti vendita possono avere prezzi differenti o offerte a tempo limitato.

Asus Vivomini UN45-VM014M Desktop Computer📷…iniziamo subito con un barebone molto contenuto. Un PC barebone è composto dalla minima quantità di pezzi necessari a funzionare, e può essere necessario l’acquisto d’un paio di componenti ritenuti opzionali. In questo caso, questo modello di Vivomini può richiedere delle DDR e un SSD da comprare a parte. Ciò chiarifica il costo di sole 125 euro per l’acquisto. Ha la sua uscita HDMI, due USB e una LAN – oltre che naturalmente una semplice entrata audio 3,5mm. Nonostante la sua semplice composizione, la CPU Intel Celeron 1.4Ghz può affrontare praticamente tutti i tipi di formati video senza inciampare in troppi problemi.

Se invece preferite una soluzione più completa, potete puntare al Asus VC65-G021M VivoMini PC, Processore Intel I3 6100T, RAM 4 GB, HDD da 500 GB + Dual Bay, Free Dos, Argento📷 . Oltre ad includere una composizione principale più potente (CPU i3) è anche inclusa la RAM, da 4GB, e un Hard Disk interno da 500Gb. Il costo di questo prodotto è di 396 euro – sistema operativo non incluso. Il che significa che è parecchio malleabile.

HP Pavilion 510-p159ng…le dimensioni iniziano ad ingrandirsi, ma non per caso: il Pavilion 510 rientra nella categoria Mini Tower, ma è comunque un PC molto contenuto nelle dimensioni. E’ in effetti poco più grande d’una Xbox One. Sacrificando perciò quest’aspetto, cosa otteniamo in cambio? Per sole 370 euro, questo particolare modello offre 8Gb di RAM e un HDD da 1TB. Il processore è un AMD A8 9600, di suo già abbastanza potente per riprodurre qualsiasi contenuto multimediale. Alla fine, il vantaggio più grande che possiamo considerare è la completa inclusione d’un lettore DVD, oltre che naturalmente un lettore di schede SD. Essendo tutto montato frontalmente, è molto comodo ed offre l’esperienza più adatta per un HTPC. Non ha un sistema operativo, come tale possiamo installarci di tutto senza pensieri.

Acer Revo One RL85…se invece state cercando qualcosa di particolare e con un’estetica unica, il Revo One di Acer è tutto quello che state cercando. Si tratta d’un Mini PC di forma quasi cilindrica, piccolo e con tutti i componenti necessari già montati (4GB di RAM, 1Tb di HDD, processore Intel Celeron). Di suo, ha anche un App che potete scaricare per il vostro Smartphone che agisce da telecomando. E’ un po’ fuori dai canoni del giorno d’oggi e richiede un po’ d’attenzioni per essere compreso appieno nelle sue funzioni…ma per 368 euro, si può anche fare!



Consigli Hardware: altri componenti

Nei precedenti articoli abbiamo già trattato l’argomento hardware, affrontando la scelta delle componenti che rappresentano il cuore del nostro sistema: Motherboard, CPU, VGA e RAM. Proseguiamo con i consigli hardware per HTPC, toccando ora quegli aspetti che oggettivamente sono secondari, ma che in un HTPC rappresentanto dettagli importantissimi che spesso fanno la differenza.

Un sistema performante ed efficiente deve essere correttamente alimentato. La PSU, cioè l’alimentatore che trasformerà e fornirà corrente continua e multivoltaggio al nostro sistema, deve innanzitutto essere adeguata, in termini di potenza, al consumo di tutto l’hardware installato. Badiamo però che per adeguata non intendiamo necessariamente di pari potenza: infatti, così come quando cuciniamo un risotto, misuriamo le porzioni con il pugno della mano e riserviamo un paio di manciate per la padella, alla stessa maniera, è buona norma scegliere una PSU con potenza pari al consumo totale del sistema, incrementato del 50% (ad esempio, se stimiamo che il nostro HTPC consumi 150W a pieno regime, orientiamoci su una PSU da almeno 220W). Una tale tolleranza è consigliabile principalmente per i seguenti motivi:

discordanza tra la potenza dichiarata dal produttore e la potenza realmente erogata dall’unitàefficienza della PSU, cioè potenza reale emessa al netto della naturale dispersione delle componentimargine per l’ampliamento del sistema e per l’installazione di periferiche aggiuntive rispetto alla dotazione inizialemaggiore stabilità delle tensioni, dovuta ad un minore sforzo dell’apparato di alimentazione

Proprio con riferimento alla dispersione di corrente di un’unità PSU, va considerato che anche gli alimentatori più efficienti (definiti 80-PLUS) sprecano una quantità di watt che può arrivare fino al 20% della potenza massima. In altre parole, un buon alimentatore da 600W può arrivare a bruciare anche 120W, trasformandoli in calore. Già in fase progettuale avevamo sottolineato quanto sia importante il raffreddamento per un HTPC: ecco, consideriamo quindi che, meno il sistema scalderà, meno dovremo raffreddarlo con apposite ventole, meno percepiremo il rumore prodotto dal ricircolo forzato del flusso d’aria.

A questo punto dovrebbe essere chiaro che, come per la CPU, anche per la scelta della PSU non si deve eccedere inutilmente (in un precedente articolo l’abbiamo definita sindrome della MotoGP), sovra-dosando eccessivamente la potenza dell’unità di alimentazione, anche perché maggiore potenza, oltre a maggiore spreco e calore, significa anche maggiore prezzo di acquisto. Un sistema HTPC ben costruito, ancorchè ben farcito di hard disk, periferiche ed accessori, raramente consumerà più di 100W a pieno regime, per cui è tendenzialmente inutile propendere per PSU di potenza superiore ai 300W. Pertanto per il nostro Media Center, è fondamentale scegliere PSU che abbiano le seguenti caratteristiche:

potenza adeguata al reale consumoventola di raffreddamento ampia (da 120mm), che, se confrontata ad una di diametro inferiore, ruoterà a velocità minori per produrre il medesimo flusso d’ariaventola silenziosa; di norma i produttori di alimentatori commercializzano una tipologia di apparecchi denominati silent ovvero appositamente studiata per produrre meno rumore possibile; è anche consuetudine verificare che sia indicato il valore del rumore prodotto (in decibel) nelle caratteristiche della PSU (anche se quanto viene dichiarato non sempre trova reale riscontro nella realtà)sistema di termoregolazione automatica che regola la rotazione della ventola in base alla necessità di raffreddamento dell’unitàPSU modulare, cioè possibilità di utilizzare solo il cablaggio strettamente necessario, scollegando i connettori superflui; ciò determina un minore impegno del volume del case e, di conseguenza, una maggiore facilità nella circolazione dell’aria all’interno del cabinet, quindi un migliore raffreddamento di tutto il sistema. Quest’ultima caratteristica, seppure interessante, può determinare un forte innalzamento del prezzo della PSU, per cui la si consideri un valore aggiunto, più che un punto di partenza

Esistono anche due tipologie di PSU raffreddate passivamente: le PSU ATX (quindi di dimensioni standard) silent o fanless di potenza medio alta (fino a 400W), prive di ventola ma costruite con materiale altamente dissipante che consenta la dispersione del calore e le cosiddette pico-PSU, ovvero unità di alimentazione DC/DC molto piccole montate allinterno del case (spesso direttamente sul cavo di alimentazione a 20/24 pin della scheda madre), connesse ad un trasformatore AC/DC esterno (tipo notebook), di wattaggio minore (fino a 150W) e particolarmente indicate per la creazione di un sistema mini-ITX a basso consumo. Questa seconda tipologia di PSU si trova spesso preinstallata nei case con form-factor mini-ITX.

A nostro parere, se l’adozione di una PSU fanless è una scelta dovuta nella costruzione di un sistema totalmente passivo, quindi raffreddato senza circolazione forzata da ventole e dunque inserito in un case appositamente strutturato per il raffreddamento passivo (costruito con materiale pesante e molto dissipante), in tutti gli altri casi è sconsigliabile, sia per via del prezzo dell’oggetto, sia per il fatto che produrrebbe calore all’interno del cabinet che andrà comunque dissipato con ventole, sia per il fatto che una buona PSU raffreddata attivamente è pressoché inudibile (soprattutto se termoregolata) e può essere altresì utile ad espellere l’aria calda dall’interno del case.

Sempre in ambito di ventole e calore, affrontiamo ora il tema del raffreddamento della CPU. Le possibilità, in questo caso sono principalmente quattro:

raffreddamento a liquido, tipico di sistemi overclockati o moddati; contrariamente a quanto si possa pensare, non è una modalità del tutto silent, perché il liquido necessita della spinta di una pompa elettrica per poter circolare e deve essere comunque raffreddato in modo attivo, quindi da una ventola. Soluzione stilisticamente e concettualmente interessante, ma più adatta a sistemi spinti che a sistemi Media Centerdissipazione attiva, cioè la tipologia di raffreddamento più tipica (anche per i normali PC) che prevede, oltre al dissipatore posto a contatto della CPU, anche una ventola per il raffreddamento rapido dello stesso; questa scelta è tanto più interessante quanto più la ventola prescelta sarà silenziosa e di ampio diametro e se il dissipatore in dotazione con la CPU viene sostituito con uno di maggiore efficienzadissipazione passiva, ovvero raffreddamento per il solo tramite di un radiatore posto a contatto della CPU, costruito in materiale dissipante (spesso si usa il rame) e di dimensioni assai generoseraffreddamento semi-passivo, che implica l’adozione di un buon dissipatore posto a contatto della CPU (come per la dissipazione passiva) raffreddato non per mezzo di specifica ventola, ma attraverso la ventola di sistema che forza il ricircolo dell’aria all’interno del cabinet, immette aria dall’ambiente e sia posizionata in modo da convogliare il flusso dell’aria fresca principalmente sul dissipatore della CPU

Così come detto poco sopra riguardo alle PSU, anche in questo caso ci sentiamo di consigliare la terza ipotesi solo a coloro i quali vogliano costruire un sistema totalmente passivo ed abbiano a disposizione, oltre ad una CPU con TDP molto basso, un case di volume ampio oppure dotato di pipes che amplifichino il raffreddamento trasferendo pare del calore al telaio del case. Scartata anche la prima ipotesi per i motivi già esposti, riteniamo che il raffreddamento attivo o semi passivo, per cui sarà fondamentale un’attenta scelta del dissipatore e/o della ventola (non è opportuno affidarsi al dissipatore boxed ovvero quello in dotazione al momento dell’acquisto del processore), siano le strade tutto sommato più interessanti da percorrere.



Consigli Hardware: principali componenti

Veniamo ora alla parte più divertente e gratificante: la lista della spesa e, quindi, i nostri consigli hardware per un buon HTPC. Se abbiamo ben chiaro cosa vogliamo realizzare, questoperazione sarà tanto divertente quanto rapida, proprio perché, almeno sulla carta, il nostro HTPC avrà già trovato la giusta forma e il necessario contenuto. Vediamo quindi gli aspetti da non sottovalutare per un acquisto giusto sotto tutti i punti di vista.

Nella scelta della scheda madre, al di là dallaspetto dimensionale (già trattato negli articoli precedenti) i principali aspetti da considerare sono:

il Chipset, cioè il sistema di circuiti installati sulla motherboard, aspetto che determina buona parte delle caratteristiche che seguonosezione video integrata, normalmente abbreviata in GPU o VGA, e tipologia della connessione video VGA, DVI o HDMIsezione audio integrata e tipologia della connessione audio: analogica stereo o analogica multicanale, digitale spdif/ottica o digitale coassiale. Fondamentale anche la possibilità di veicolare i segnali audio stereo, multicanale, dolby, losless, etc. via HDMIil Socket, ovvero la standard del connettore per lalloggiamento della CPUil Front Side Bus, cioè la velocità di dialogo dei vari componenti (CPU, RAM, etc.)la quantità, tipologia e velocità massima dei moduli RAM montabilila quantità, tipologia e velocità dellinterfaccia per la connessione di hard diskla dotazione di connessioni disponibili, ovvero il numero e la tipologia, ad esempio, delle porte USB (2.0, 3.0), IEEE 1394 o Firewire (utile per la connessione di videocamere DV), Seriale e/o Parallela (entrambe ormai in disuso), etc. Vanno considerate sia le connessioni posteriori, quindi accessibili dallesterno, che quelle cosidette onboard o header, quindi presenti sulla scheda madre, non accessibili dallesterno, e funzionali a connettere periferiche internenumero e tipologia degli slot di espansione PCI, ovvero delle interfacce per la connessione di periferiche aggiuntive

Il buon funzionamento del nostro PC da salotto, non può quindi prescindere dal chipset della scheda madre, proprio perchè determina le caratteristiche di massima della scheda madre stesse, cioè influisce su tutte le altre caratteristiche sopra elencate.

Per quanto riguarda la sezione video (VGA o GPU), sia essa integrata nel chipset, quindi presaldata sulla scheda madre, sia essa discreta, cioè connessa al sistema via PCI o PCI-e, dovremo sicuramente considerare:

presenza di ventola silenziosa o raffreddamento passivo (sconsigliato in case di piccole dimensioni e per GPU molto performanti)quantità, tipologia e velocità di memoria disponibile e, qualora la GPU fosse ricompresa nel chipset, esistenza di una RAM dedicata in alterativa alla condivisione di parte della memoria del sistemapossibilità di veicolare tutti i formati audio multicanale (anche losless), tramite connessione HDMIcapacità di sfruttare laccelerazione hardware per la decodifica di contenuti in alta definizione (tutte le schede attuali, anche economiche, hanno ormai questa capacità)tutti gli altri aspetti più tecnici (tecnologia produttiva, numero di core e velocità del processore, etc.) che non riteniamo sia questa la sede di trattare, soprattutto in virtù del fatto che, verificate le caratteristiche di cui sopra, queste più specifiche seguiranno di conseguenza

La costante e sempre crescente miniaturizzazione dei circuiti ha determinato la possibilità di integrare nel chipset della motherboard GPU di potenza sufficiente alluso HTPC, senza necessità, salvo esigenze particolari, di adottare sezioni video discrete. Consigliamo quindi di optare per questa possibilità per la costruzione del nostro primo sistema Media Center.

Per la scelta del processore, determinata anche dal socket della motherboard prescelta, non dovremo farci influenzare solo dalla potenza o quantità di core dello stesso, ma piuttosto dal TDP (Thermal Design Power).Esso viene misurato in watt e rappresenta la quantità di energia consumata dal processore per lavorare a pieno regime, ovvero il calore che la CPU dovrà smaltire per lavorare a potenza piena. Limportanza della potenza è relativa, dato che in un HTPC il lavoro dellelaborazione grafica in carico alla GPU sarà prevalente rispetto allimpegno del processore o, comunque, la GPU sottrarrà alla CPU buona parte del lavoro utile a beneficiare dei contenuti multimediali. Chiaramente una CPU più veloce, performante e con maggior numero di cores determinerà un sistema più reattivo e più fresco (lavorerà a bassi regimi) e ci consentirà di poter delegare al nostro Media Center anche compiti non strettamente connessi allutilizzo come PC da salotto (lelaborazione video, per esempio).

Attenzione a non farsi colpire dalla sindrome della MotoGP nella scelta del processore, cioè quellirrefrenabile impulso ad alimentare il nostro mezzo con un motore di grande potenza (in questo caso, ovviamente, la CPU), quando poi lo useremo solo al di fuori della pista. Nel caso specifico, il nostro PC da salotto svolgerà dei compiti infinitamente meno avidi di potenza rispetto a quelli che richiedono CPU esose e ultraperformanti.

Ancora una volta siamo costretti a fare cenno alla sempre crescente miniaturizzazione dei componenti tecnologici per chiarire che alcune motherboard mini ITX, oltre ad essere dotate di una buona sezione video onboard montano un processore presaldato a basso consumo (10/15W) e di potenza modesta ma sufficiente per luso multimediale. Ladozione di questa tipologia di prodotto come base per il nostro sistema multimediale è condivisibile per molti aspetti:

aspetto ambientale: basso consumo significa risparmio ma anche rispetto dellambiente. Un sistema così concepito, già corredato di tutte le periferiche, può arrivare a consumare 30W, cioè circa un terzo di un normale sistema desktop o con CPU e GPU separate.facilità di assemblaggio e riduzione della possibilità di errori o incompatibilità. Con la sola aggiunta di RAM, di un Hard Disk e di un alimentatore, avremo già un sistema totalmente funzionante, anche per il fatto che i driver di configurazione del sistema saranno ottenibili da ununica fonte, ovvero il sito del produttore della motherboardaspetto economico: di norma un siffatto sistema costa molto meno di un sistema a componenti discrete.

Non ci soffermeremo molto sulla scelta della RAM, piuttosto vogliamo darvi un consiglio che saprete apprezzare solo se vi dovesse capitare di non farlo vostro. Ogni produttore di motherboard testa alcune tipologie, quantità e marche di RAM, dando poi notizia della piena compatibilità sul proprio sito internet: ecco, ignorare questo aspetto e fare di testa nostra significa molto spesso lottare contro BSOD (letteralmente schermate blu di morte) ovvero blocchi inaspettati del sistema o disfunzioni meno gravi ma che rallentano o impediscono lutilizzo del nostro HTPC.

Evitiamo dunque di fare gli spavaldi, lasciamo da parte lorgoglio nerd che cè in noi e facciamo tesoro dellottimo consiglio, partendo proprio da quella lista di RAM compatibili, pescando poi la quantità desiderata, la velocità e la latenza migliore.

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Come assemblare un HTPC

Non tralasciate di dare una scorsa all’articolo precedente, che ci introduce alla fase operativa che tratteremo in questo articolo, ovvero: assemblare un HTPC. Apriamo il coperchio del nostro case e prepariamoci ad inserirvi la scheda madre. Prima di alloggiarla, finchè è comodamente poggiata sul nostro piano di lavoro, approfittiamone per due operazioni fondamentali:

Inseriamo i moduli RAM: se di norma, disponendo di un solo banco di memoria, sarebbe consigliabile inserirlo nel primo slot a disposizione, individuabile leggendo la scritta stampigliata sul circuito stampato della motherboard (per esempio RAM1 è da preferirsi a RAM2), potrebbe esserci anche l’eccezione che conferma la regola. Quindi, per fugare ogni dubbio, diamo una scorsa al libretto delle istruzioni della scheda madre che ci illuminerà sia su questo aspetto, sia (disponendo di due o quattro banchi di RAM identici), sulla modalità di inserimento per far si che lavorino in dual-chanel, beneficiando di un aumento di velocità e prestazioni. Prima di inserire la RAM allarghiamo per bene i due becchi di plastica al lato dello zoccolo, quindi individuiamo il lato corretto di inserimento del banco di memoria (in base al taglio che divide in due i contatti), quindi pressiamo energicamente facendo attenzione che la RAM entri nella zoccolatura in modo omogeneo, senza stortarsi. Se abbiamo fatto bene il lavoro, i due becchi laterali si saranno richiusi e sarà necessario solo stringerli ulteriormente per avvertire uno scatto che determina il corretto e definitivo fissaggio. Buona parte dei problemi di mancato boot del sistema o comparsa di BSOD durante l’utilizzo sono dati da RAM inefficienti o montate male, per cui non trascuriamo nessun dettaglio!Alloggiamo il processore: non c’è possibilità di sbagliare, perché il processore, come la RAM, ha un verso di inserimento obbligato, ma occorre comunque molta attenzione, perché i piedini della CPU sono molto delicati e stortarli o romperli significa dover gettare alle ortiche il una bella manciata di quattrini. Per prima cosa, occorre operare sulla motherboard, sganciando la leva di fissaggio della CPU, cioè premendo verso il basso, quindi tirando verso l’esterno in modo che la leva esca dal blocco e si sollevi per effetto della molla a circa 45/60 gradi; quindi portiamola a 90/120 gradi in modo che faccia scorrere il carrellino che servirà a bloccare la CPU (su molte motherboard viene montato un falso processore, per evitare di che i contatti si danneggino: l’operazione sopra descritta ci consentirà di rimuoverlo). Osserviamo ora la forma della zoccolatura della predisposizione sulla scheda madre e memorizziamo dove è posta l’orecchia, cioè quel piccolo angolo in cui non sono presenti i fori di alloggiamento dei piedini del processore; facciamo la stessa verifica sulla CPU ed il gioco è fatto: abbiamo scoperto il corretto (l’unico) verso di inserimento del processore. Rimuoviamo dalla CPU la basetta posta a protezione dei contatti ed afferrando il processore dai due lati esterni, senza toccare i piedini, poggiamolo delicatamente nella sede. Controlliamo che il processore aderisca perfettamente all’alloggiamento sulla scheda madre e facciamo, all’inverso, l’operazione descritta sopra, riguardo la leva di bloccaggio: premiamola fino a che sia parallela alla motherboard, quindi spostiamola verso il blocco di fissaggio. Operazione, tanto semplice quanto delicata, degna quindi della massima attenzione.

Un altro aspetto tecnicamente semplice, ma per cui è fondamentale un buon livello di attenzione, è il fissaggio del dissipatore alla motherboard. La modalità varia in funzione del socket (possono esserci molle con viti a fissaggio o semplicemente due ganci) ed in funzione della tipologia di dissipatore che andremo a montare. In ogni caso, il fissaggio è intuibile e, per qualunque problema, avremo delle istruzioni dettagliate che ci illustreranno come procedere. Ci preme invece porre l’accento sull’importanza della perfetta aderenza del dissipatore alla CPU, che influenza sensibilmente l’efficacia del dissipatore nel farsi carico di disperdere il calore prodotto dalla CPU.

Per favorire il contatto tra processore e dissipatore si ricorre alla pasta termica (o termo-conduttiva), una sorta di guarnizione che si auto-dispone per annullare disassamenti o imperfezioni nel contatto tra le due piastre. E quindi importante stendere la giusta quantità di pasta (cioè una piccolissima goccia al centro della CPU) ed è altrettanto fondamentale che non sia creino bolle d’aria premendo le due piastre luna sull’altra. Fortunatamente, quasi tutti i dissipatori (anche quelli boxed) hanno già uno strato sottile di pasta termica alla base, pronta per entrare in contatto con la CPU. Pertanto anche questa operazione ancorché delicata, risulta essere piuttosto semplice.

Tuttavia non è sempre conveniente fissare da subito il dissipatore, soprattutto se si è scelto di adottarne uno di grandi dimensioni, perché potrebbe intralciarci nell’inserimento delle altre componenti (hard-disk prima di tutto). Rimandiamo quindi l’operazione sopra descritta ad una fase successiva, salvo che il dissipatore prescelto non ci imponga di fissare una basetta di supporto sul retro della motherboard, il che renderebbe impossibile alloggiare il dissipatore con la scheda madre già fissata nel case.



Qualche consiglio, prima di partire

Ogni cosa che merita di essere fatta, merita di essere fatta bene diceva Lord Philip Dormer Chesterfield; quindi, partire con il piede sbagliato, impostare male il lavoro, non avere sufficiente tempo o spazio, non sapere esattamente in quale ordine assemblare i componenti hardware, sono errori tanto tipici quanto pericolosi. Il danno minore è accorgersi di aver saltato un passaggio e dover ricominciare da capo, quello maggiore è di danneggiare il prezioso hardware che abbiamo a disposizione. Insomma, amici cari: lopera va compiuta con calma e gesso!

Prima condizione fondamentale: niente fretta, piano dappoggio pulito ed ampio e ottima illuminazione. Lunico utensile veramente necessario è un cacciavite a stella, per cui teniamone a disposizione un paio di diverse dimensioni. Inoltre è consigliabile disporre di una decina di fascette autostringenti piccole ed una pinza a becchi lunghi. Ricordiamoci una cosa fondamentale per quanto riguarda la RAM, ma che può interessare anche le altre periferiche: lhardware teme le scariche elettrostatiche, per cui occorre sempre evitare di toccare con le dita i connettori elettrici, le piedinature ed i contatti. Altro aspetto da non sottovalutare: dobbiamo lavorare sempre a spina staccata (non beamoci del fatto che il sistema lavora con corrente continua a basso voltaggio) e per evitare tentazioni fulminanti abituiamoci a chiudere il case ogni qual volta che diamo tensione allHTPC.

Prima di iniziare ad inserire le varie componenti nel case, pensiamo attentamente a tutte le connessioni, periferiche ed accessori che andremo a montare: per esempio, partire dalla scheda madre, fissandola alla base del case, non solo è un ottimo inizio, ma spesso una scelta obbligata. Perché dunque non innestare la CPU e le RAM prima di fissare la scheda madre al case? Eviteremmo contorsionismi inutili. CPU e RAM hanno zoccolature per l’inserimento obbligato, cioè è impossibile innestarle in modo non corretto, ma questo non implica che entrambe si possano danneggiare tentando di forzare la via sbagliata.

La parola dordine è.. ordine! Ordine nellambiente in cui operiamo, ordine mentale e ordine allinterno del case del nostro HTPC: procediamo con ordine, teniamo in ordine e seguiamo un ordine. Non facciamoci prendere dalla smania di collegare il sistema prima di avere inserito tutto lhardware, perché anche per questa semplice operazione è opportuno seguire un ordine ben definito. Per esempio, è importante che i cavi degli hard-disk scorrano in modo rettilineo, cioè senza pieghe evidenti, non attorcigliati ad altri cavi e in modo che restino morbidi, cioè non troppo tirati. Inoltre dobbiamo prevedere che alcune periferiche possano essere rimosse o aggiunte successivamente alla creazione dellHTPC: le prime dovranno poter essere scollegate, sganciate e rimosse con facilità, le seconde devono poter essere innestate senza provocare traumi alle connessioni o al resto dellhardware.

Dopo aver messo in luce le difficoltà, rischi e possibili errori chiudiamo con uno spunto positivo: assemblare un HTPC non è un'operazione complicata, né lunga, tanto meno inaffrontabile da un principiante (anzi sono proprio i principianti che spesso raggiungono risultati migliori ): serve solo una discreta manualità e molta attenzione. Il risultato sarà sensazionale; il primo impulso, il primo beep di accensione, le prime scritte sullo schermo, ve lo garantiamo, sarà uno degli eventi più emozionanti della vostra vita, saranno i primi vagiti della nostra creatura!

 

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